Feeling Brunetta-Camusso? Gli azzurri dicono no, con Susanna non si può…
Fa discutere il colloquio tra Susanna Camusso e il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta: la leader della Cgil – che ha incontrato i gruppi parlamentari per esporre le critiche del sindacato alla legge di stabilità e al Jobs Act – ha poi stilato un comunicato congiunto con Brunetta nel quale si elogia lo stile del confronto politico che deve “rimanere sempre aperto”.
Il valore del dialogo
Camusso e Brunetta – si legge nella nota congiunta – “nel riaffermare il valore del dialogo sociale finalizzato alle riforme, contro le derive di negazione dei corpi intermedi e della vita democratica, hanno posto l’accento sulla necessità di mantenere sempre aperte, nel rispetto delle differenze e dei ruoli, le porte del confronto politico e istituzionale a qualunque livello”.
Le critiche di Santanchè e Bianconi
Una mossa che ha dato la possibilità al fronte contrario al patto del Nazareno di uscire allo scoperto per criticare apertamente la scelta di Brunetta. Ha detto Daniela Santanchè: “All’amico Brunetta, anche se fosse solo per provocazione, dico: “Con la Camusso mai. Ti prego, non passiamo dalla padella alla brace. La Camusso rappresenta tutto il contrario di ciò che abbiamo sempre pensato e che dovremmo continuare a pensare”. Le ha fatto eco Maurizio Bianconi: “Vedere Brunetta che difende la Camusso e la Cgil la dice lunga sugli effetti collaterali del Patto del Nazareno: la subalternità politica e culturale di Forza Italia al Pd. Inaccettabile”.
La replica
La replica di Brunetta non ha tardato: “Agli amici Daniela Santanchè e Maurizio Bianconi. Una cosa è il dialogo sociale, altra, e ben diversa, è condividere la linea della Cgil. Io sono per il dialogo sociale, così come lo è sempre stata Forza Italia, secondo le regole europee. Per il resto tutto mi differenzia dalla Cgil e dalla Camusso. Confondere il metodo con il merito, cari Santanchè e Bianconi, è un grave errore”.