Il centrodestra spaccato consegna la Calabria al Pd: votanti in calo del 15%

24 Nov 2014 9:37 - di Guido Liberati

È la cronaca di una vittoria annunciata, quella del candidato di centrosinistra in Calabria, dove il centrodestra si presentava spaccato in due. Mario Oliverio diventa così il nuovo governatore della Calabria con il 61,09% delle preferenze contro il 23,88% di  Wanda Ferro, sostenuta da Forza Italia e Fratelli d’Italia-An e l’8,7% di Nico D’Ascola, sostenuto da Ncd e Udc. Clamorosa debacle del candidato del Movimento 5 Stelle Cono Cantelmi che si ferma al 4,96%. Mentre si ferma all’1,34% Domenico Gattuso della lista della sinistra radicale L’altra Calabria.

Il dato che fa più riflettere riguarda il crollo dell’affluenza al voto. I votanti sono stati il 44,10 degli aventi diritto, contro il 59,26% delle regionali del 2010, quando si votò in due giorni. Una situazione che conferma ancora una volta la disaffezione alla politica, della quale non ha beneficiato quanto avrebbe voluto neppure il partito “anti-sistema” per eccellenza, il Movimento 5 Stelle, che conquista comunque una rappresentanza nel Consiglio regionale. E proprio dal centrodestra arrivano le prime analisi.

Tra i primi a sollecitare una ricomposizione c’è Alessandro Rondoni. «L’entità assunta dal partito del “non voto” – osserva a caldo l’esponente Ncd – segnala che c’è spazio per chi in futuro saprà costruire proposte politiche alternative, con chiarezza e senso di responsabilità. Senza cavalcare le piazze (gli italiani si sono stufati anche dell’antipolitica) e trovando risposte alla distanza che si è venuta a creare tra cittadini e istituzioni regionali». A sinistra c’è chi invita a non cantare vittoria come l’ex ministro del governo Monti, Fabrizio Barca che affida a un tweet la propria preoccupazione: «Crollo dei votanti drammatico in Emilia Romagna, gravissimo in Calabria. Cos’altro dobbiamo aspettare per ricostruire con coraggio i partiti?». Come nota Luca Telese su Twitter, il Pd, nonostante l’affermazione, in Calabria perde l’11% rispetto alle europee. «Non proprio un trionfo», nota il giornalista e conduttore televisivo.

 

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