Caserta, il sindaco-sceriffo e il giro di vite sui parcheggiatori abusivi
In Portogallo e Brasile li hanno soprannominati flanelinha, in Spagna li chiamano gorillas, in Messico freneleros. Sono i parcheggiatori abusivi, una vera piaga cittadina. Estorsori, per dirla chiaramente con il Codice penale. Talvolta gestiti da un’organizzazione criminale che, da dietro le quinte, muove un esercito di guardamacchine senza titolo né permessi. Sono l’incubo degli automobilisti costretti a fare i conti con minacce, più o meno esplicite o velate. Talvolta aggressioni. E anche danneggiamenti alle auto lasciate in sosta rifiutando l’aiutino degli abusivi.
Le amministrazioni hanno tentato più volte, ma senza successo di sradicare il fenomeno.
Multe agli abusivi ma anche ai cittadini che li finanziano
Ora il sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio, ha deciso di prendere il toro per le corna. E ha ufficialmente dichiarato guerra totale ai parcheggiatori abusivi. Con un escamotage: saranno puniti anche i cittadini che accettano di pagarli.
Del Gaudio ha firmato un’ordinanza in proposito che, da un lato, vieta lo svolgimento dell’attività illecita, la cui violazione viene punita con una sanzione pecuniaria, 450 euro per gli abusivi , dall’altro colpisce gli stessi cittadini sorpresi ad allungare gli spicci, sebbene il più delle volte costretti per evitare danni alla propria auto. In questo caso la sanzione prevista è di 100 euro.
«Questa ordinanza è stata emanata seguendo le disposizioni del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, riunitosi ieri – spiega Del Gaudio – Ricordo a tutti i cittadini che non è consentito pagare i parcheggiatori abusivi e continuo a invitarli a denunciare questo tipo di vessazioni».
Nel provvedimento che porta la sua firma, il sindaco sottolinea che tutti i cittadini, conducenti veicoli o motoveicoli, devono «astenersi dal richiedere prestazioni o elargire offerte o contributi sia spontaneamente che richiesti, per la custodia dell’auto in sosta, da parte di parcheggiatori non muniti della prescritta autorizzazione». E al fine di rendere effettivo il divieto e persuadere gli stessi cittadini a denunciare, l’ordinanza prevede l’intensificazione dei controlli da parte della polizia municipale.
Su siti e Social la mappa aggiornata degli estorsori
La legge italiana, di fatto, già punisce i guardamacchine abusivi. Ma, appunto, con una sanzione amministrativa, che va da 726 euro fino ai 5.836 euro se nel “business” è coinvolto un minore, di difficile applicabilità. La quasi totalità dei parcheggiatori abusivi sono nullatenenti. Difficile, dunque, per un Comune, incassare realmente la sanzione. Al massimo, se i vigili urbani intervenuti sono particolarmente “coraggiosi” si può procedere alla confisca delle somme già percepite. Se, poi, anche l’automobilista coinvolto da il suo concreto contributo attraverso una denuncia, l’Autorità giudiziaria può procedere per estorsione, che è un reato decisamente più grave e prevede anche l’arresto.
C’è chi, fra gli automobilisti vessati da queste microestersioni, si è anche organizzato. Sono nati persino alcuni gruppi su Facebook e alcuni siti internet per segnalare in tempo reale il fenomeno e realizzare una sorta di mappa georeferenziata di dove si trovano, in tempo reale, tutte le informazioni: i parcheggiatori abusivi, quale tariffe estorcono, se danneggiano le auto o insultano le persone.