Nozze gay, Pisapia fa il disobbediente e convalida sette matrimoni. FdI annuncia ricorso al prefetto. Alfano: sono atti nulli
Alcuni sindaci avevano avvertito il ministro degli Interni Alfano: non rispetteremo la circolare che vieta di trascrivere i matrimoni tra gay contratti all’estero. E uno di loro, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, è passato dalle dichiarazioni bellicose ai fatti, obbedendo alle sollecitazioni delle associazioni degli omosessuali: oggi infatti Pisapia ha firmato le prime sette trascrizioni milanesi e tutto contento lo ha annunciato con grande letizia su Facebook: ”Oggi pomeriggio ho firmato personalmente, in qualità di ufficiale di Stato Civile, la trascrizione di sette matrimoni tra persone dello stesso sesso che si sono celebrati all’estero. Si tratta di un atto nel pieno rispetto della legge che prevede questo obbligo quando si tratta di matrimoni celebrati legittimamente secondo le norme dei Paese in cui si sono svolti”. Per Pisapia, ”è un ulteriore passo avanti di Milano come ‘Città dei Diritti'”. Non la pensa così Fratelli d’Italia: l’ex vicesindaco Riccardo De Corato si è già attivato infatti per un ricorso al Prefetto contro ”un atto che per legge, come sottolineato dal ministro dell’Interno, i sindaci non possono fare”. Da parte sua il ministro Alfano aveva già annunciato cosa sarebbe accaduto in caso di disobbedienza dei sindaci:”Noi abbiamo il potere di annullamento di queste registrazioni ed è quello che abbiamo già indicato di fare nella direttiva”. “Ho chiesto ai prefetti di far applicare la legge – aggiunge Alfano – non c’è stata lesione dell’autonomia dei sindaci perché i sindaci agiscono come ufficiali del governo e quella dei registri è competenza dello Stato”.