Napoli blindata per il vertice Bce: pioggia e idranti sull’ultrasinistra in corteo
Scuole chiuse, zone off limits, negozi con le saracinesche abbassate, blindati ovunque, migliaia di agenti a presidiare ogni angolo della città per una giornata ad altissima tensione. Una Napoli allo sbando, senza sindaco, ammaccata dalla truffa del “rinascimento” promesso da De Magistris e mai iniziato, ha aperto i battenti al vertice della Bce sul quale c’era il rischio incidenti e contestazioni da parte dagli antagonisti dell’ultrasinistra (centri sociali e rete dei movimenti campani) che hanno sfilato in corteo per contestare il summit del Consiglio direttivo delle Banche centrali dell’area euro, ospitato nella Reggia di Capodimonte. Incidenti che puntualmente si sono verificati: al grido di “Bella ciao” un gruppo si è staccato dal corteo diretto alla Reggia di Capodimonte e ha lanciato bottiglie e fumogeni contro un’agenzia del Banco di Napoli in via Colli Aminei. Un manifestante ha scritto sulla vetrina della banca con vernice spray: “Ostility for austerità, ladri assassini, fuco austerità”. Molti avevano il volto travisato da cappucci, maschere di Pulcinella e caschi. Le forze dell’ordine hanno usato gli idranti per disperderli.
Arruolati nelle file del contro-vertice al grido di “Block Bce” sono arrivati in migliaia, sotto la pioggia, per partecipare al corteo partito dalla stazione metropolitana di Colli Aminei e autorizzato a percorrere circa quattro chilometri fino all’ingresso del Parco di Capodimonte e non oltre: ed era proprio la linea rossa il punto a più alto rischio di incidenti tra gli antagonisti e le forze dell’ordine. Nel mirino dei manifestanti soprattutto Mario Draghi, ritratto nei manifesti affissi in città. I quartieri sono tappezzati dai manifesti del Block Bce, con il motto dei comitati “Jatevenne” e il grido “assediamoli”, i muri pieni di scritte con le bombolette per dire no alla politica finanziaria europea (fuck austerità).
Secondo uno schema che si ripete puntuale a ogni vigilia di mobilitazione, gli organizzatori della protesta hanno assicurato che non ci sarebbero state degenerazioni violente: «E’ una manifestazione pacifica per rivendicare i propri diritti e la città non deve avere paura, non deve cadere nel tranello di chi vuole strumentalizzare la nostra protesta». Non la pensano così i cittadini (sono oltre trentamila i residenti nella zona attraversata dal corteo) e gli operatori scolastici. «Ci hanno detto che potrebbero esserci degli infiltrati nel corteo. Manifestanti che vengono da fuori e non solo. Gente arrabbiata con il mondo. E a Napoli non è difficile trovarla», ha detto una mamma.