Inizia il processo, dopo due anni: ma l’imputato nel frattempo è morto…

22 Ott 2014 17:44 - di Redazione

Il processo è durato quasi due anni, dal dicembre 2012 a oggi, ma, quando è iniziato, l’imputato era morto da più di un anno. Il giudice, però, lo ha scoperto solo all’udienza di oggi, in tribunale a Firenze. Dagli atti, è emerso che nel marzo 2012, qualche mese dopo il decesso, gli uffici giudiziari avevano dichiarato l’imputato “irreperibile”. L’udienza di oggi prevedeva l’ascolto di due testimoni, regolarmente presenti in aula. Certificato di morte alla mano, però, al giudice ha dichiarato l’estinzione del procedimento. Vista l’astensione dei magistrati onorari, l’accusa era rappresentata dal procuratore Giuseppe Creazzo. L’imputato era un uomo di Signa morto per una malattia nell’ottobre 2011, quando aveva 58 anni. Al processo, nel quale era difeso da un avvocato d’ufficio, era accusato di truffa: l’uomo, con già alle spalle qualche trascorso per furto, guida in stato di ebbrezza e reati legati alla prostituzione, stavolta era accusato di essersi fatto accreditare 317 euro da un utente internet a cui, nel 2008, aveva venduto on line un cellulare, che però non aveva consegnato. Il processo si è protratto per quattro udienze: la prima, di smistamento, nel dicembre 2012; una seconda a luglio 2013, rinviata per l’astensione degli avvocati; una terza a maggio 2014, rinviata per l’assenza dei testimoni; poi quella di oggi, alla quale i testimoni si erano presentati regolarmente.

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