Forza Italia: «Sia chiaro, non consegneremo la nostra storia al renzismo né ci piegheremo»
«Berlusconi non ci sta. Non cede alla lusinga del renzismo e dei suoi teorici palesi e occulti. Non intende passare alla storia come antesignano del Fiorentino, a cui consegnare la propria storia, i propri valori e i suoi elettori come un bel pacco col fiocco». Lo scrive Il Mattinale, la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati. «Una Forza Italia radicalmente alternativa al Partito della Nazione, o Partito del Paese che dir si voglia. Dove il Partito del Paese è inteso come Partito Unico di Sinistra-Destra, che assorbe in sé tutti i valori smussandoli e strizzandoli, comprime ogni idea e allarga la retorica. E il cui capo secondo voi chi sarà mai? Ma certo: lui, Matteo Renzi. Noi no, non in nostro nome. Nel suo dirompente intervento a Civitanova Marche, Berlusconi si è espresso per un disegno potentemente alternativo a quello oggi in voga nei giornaloni e nelle televisioni, tutte. Ha rilanciato la prospettiva folle e insieme razionale di una Forza Italia maggioritaria, senza bisogno di coalizioni che indeboliscano la sua proposta e che poi siano di inciampo nel tradurre i programmi in opere incisive. È arci-evidente – prosegue – che questa prospettiva enunciata dal presidente di Forza Italia prefigura una opposizione netta, dura, ma coerente con lo stile di Berlusconi. Non si tratta di sgambettare il governo giocando al tanto peggio tanto meglio. Ma di proporre scelte alternative in economia, lavoro, giustizia, diritti civili, politica estera. Per capire il modo di questa opposizione dura e insieme responsabile basti vedere come si è mosso il Cavaliere nei giorni scorsi mentre era in corso a Milano il vertice Asem, con 53 capi di Stato e di governo. Non si è lamentato di Renzi, ma ha costruito una base solida per la pace davanti a cui il premier può attingere per il bene dell’Italia e del mondo intero», conclude Il Mattinale.