Recupero crediti, il pelo sullo stomaco del finanziere amico di Renzi

30 Ott 2014 17:58 - di Mario Aldo Stilton

Il nuovo avanza. E prova il sorpasso. Il dato è certo: Carlo De Benedetti deve stare in guardia. E proprio in quel Pd che l’ingegnere ha sempre considerato una sua creatura, e che però adesso è guidato da Matteo Renzi. Un rivale temibile. Quel Davide Serra, da qualche anno nell’orbita renziana che si è fatto notare alla recente Leopolda per le affermazioni sui “costi” dello sciopero oltre che, naturalmente, per il contributo elargito alla kermesse fiorentina.

Il finanziere amico di Renzi aprirà un ufficio a Milano

Giacca blu su jeans come solo Gianni Agnelli, camicia bianca e sciarpetta rosa cachemire, il giovanotto, che ha studiato a Londra ed ha costituito un fondo di investimenti con sede alla Cayman, pare abbia adesso intenzione di operare nel Belpaese. Che per lui, così prodigo di spiegazioni su quanto repellente sia per gli investitori stranieri portare da noi i loro capitali, pare sia improvvisamente divenuto una opportunità. Soprattutto nel settore del recupero crediti. Tant’è, ci fa sapere con una certa perfidia Repubblica.it, che il giovanotto ha annunciato di voler aprire una sede proprio a Milano per appunto occuparsi del recupero delle “sofferenze” bancarie, in gergo “non performing loans” . Ma, siccome il veleno sta in coda, ecco che apprendiamo che il rampante Serra proprio alla Leopolda avrebbe proposto ai dirigenti piddini una legge che accorci i tempi di recupero da parte dei creditori.

Proposta una nuova legge per velocizzare il recupero crediti

Capperi, sveglio questo Serra. Sveglio e veloce. Pronto a valutare e sfruttare le opportunità che anche la nostra drammatica crisi oggi offre. Certo, ci vuole intuito e fiuto per gli affari. Ma ci vuole anche parecchio pelo sullo stomaco. Perché spesso le sofferenze bancarie equivalgono alla casa di proprietà, al negozio, alla piccola attività di una famiglia finita sul lastrico per la recessione, per la perdita del lavoro o per la riduzione dei consumi. Oppure sono causati  dall’inesigibilità di prestiti che magari crescono e si moltiplicano nei meandri cavillosi e microscopici dei contratti stipulati con gli istituti di credito. Quelle stesse banche che prendono praticamente gratis i soldi dalla Banca centrale europea e, se te li prestano, chiedono un tasso di interesse superiore al 10 per cento. Varata la  nuova legge, per ognuno di questi casi ci sarà perciò una procedura più snella e veloce. Le banche potranno eliminare le sofferenze. E Davide Serra potrà godere di questo nuovo profitto.

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