Festa dei nonni tra tradizione e recupero: sono loro che salvano società e bilanci familiari

2 Ott 2014 12:50 - di Bianca Conte

Sono i nonni la forza motrice, silente quanto possente, che dal passato accompagna verso il futuro della società: è a loro che la giornata è istituzionalmente dedicata, e sono loro, nella molteplicità delle celebrazioni, i protagonisti dei festeggiamenti organizzati in ordine sparso per il Paese. E il primo a tributare loro i dovuti riconoscimenti nel giorno della festa nazionale a loro dedicata – grazie ad un emendamento del 2004 presentato in Aula a firma del senatore Francesco Pontone dalle fila dell’allora An, poi tradotto nella legge n.159 in vigore dal luglio dell’anno successivo – è stato prorpio il Capo dello Stato che, in un comunicato del Quirinale, ha rivolto «auguri di ogni bene alle italiane, agli italiani e a quanti nel nostro Paese beneficiano del legame affettuoso con le rispettive e i rispettivi nipoti». Ricordando contestualmente come «è nella trasmissione di ricordi e insegnamenti da parte delle persone anziane e degli anziani e di preziosi stimoli da parte delle più giovani e dei più giovani una delle fonti profonde di benessere interiore per una società». Una società che, come ha ricordato lo stesso presidente della Repubblica, nello scambio generazionale e nell’aiuto reciproco, tra «quanti trovano sostegno dal contributo di nonne e nonni alla crescita delle giovani generazioni, a figli e nipoti che donano attenzione, e in molti casi assistenza, ai festeggiati di oggi», favorisce confronto e circolazione di esperienze, sapere, energie relazionali e, addirittura, sostegno economico.

Già, perché – e stavolta è la Coldiretti a ricordarlo nell’ambito dell’iniziativa capitolina al Centro Congressi di Palazzo Rospigliosi dedicata al recupero della tradizione – sono proprio i nonni, con i loro risparmi, ad essere d’aiuto a più di una famiglia su tre (37%). E non solo: per circa il 17% degli intervistati nell’ambito di una indagine on line sul sito www.coldiretti.it – divulgata in occasione del 60° anno dalla nascita di donne impresa Coldiretti – i decani della famiglia sono anche una fonte di utili consigli e suggerimenti che, sempre più spesso, si trasformano in occasioni di lavoro per i nipoti. Come dimostrato dall’Organizzazione degli imprenditori agricoli con la prima mostra sui business delle tradizioni che trasformano il sapere del passato in “nuove” idee imprenditoriali: dal ritorno dei tessuti naturali che dal baco da seta approdano all’atelier attraverso la sapiente tessitura su un telaio di 200 anni fa, fino ai giochi contadini azionati da un particolare impianto ad energia solare, passando per gli accessori country sempre più richiesti dalle nuove generazioni, fino agli agridetersivi ecologici che sfruttano le mille proprietà delle erbe aromatiche. E c’è persino spazio per una originale linea di agribomboniere, funzionale all’innovativo servizio di “wedding planner green”. Come a dire che, dalle energie alternative alle nuovi professioni, nella modernità non abbiamo inventato proprio nulla, ma che dovremmo ai padri nobili di casa nostra il copyright di quello che propagandiamo per futuribile. Anche perché la forza della tradizione e dell’esperienza è l’unico terreno su cui si può provare ad innestare lo sforzo di sopravvivenza che si rinnova costantemente in un presente dilaniato dalla crisi. Una crisi che avvelena prospettivie e slanci, il cui antidoto sembra essere davvero il recupero di valori, di tradizioni, di esperienze, intramontabili. Auguri nonni.

 

 

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