Falso deputato sul palco con Obama, nuova bufera sulla sicurezza del presidente
Il Secret Service Usa ancora nel mirino. Se non bastassero le prostitute in Colombia, l’intruso alla Casa Bianca e l’uomo armato con precedenti penali in ascensore col presidente Barack Obama, arriva l’ennesimo episodio di carenze nella sicurezza del presidente. Questa volta a infliggere il colpo agli agenti del corpo d’élite è un simpatico finto deputato: un uomo dice di essere il parlamentare Donald Payne e sale senza incontrare ostacoli sul palco dove il presidente americano sarebbe intervenuto poco dopo. L’impostore è stato allontanato solo quando alcuni dello staff della Casa Bianca hanno capito che non era chi fingeva di essere. Il Secret Service si difende: «Ha superato i controlli di sicurezza». Affermazione però che non rassicura. E anzi alimenta le polemiche. L’incidente è accaduto alla cena della Congressional Black Caucus Foundation e ha spinto molti, fra i deputati e i rappresentanti di colore, a puntare il dito contro gli agenti, accusati addirittura di non essere abbastanza “aggressivi” nella difesa di Obama perché è un presidente nero. L’ennesimo caso peggiora la situazione degli agenti del presidente, che hanno di recente perso anche Julia Pierson, il capo del Secret Service, dimessasi dopo essere stata sommersa dalle critiche per i ripetuti scandali. Nelle ultime settimane le rivelazioni sulle mancanze nella sicurezza dei presidente si sono susseguite, dai particolari sui proiettili contro la casa Bianca scoperti addirittura grazie a una domestica, alla presenza di un uomo armato con precedenti penali in ascensore con Obama senza che il Secret Service si accorgesse che aveva una pistola. Un quadro completato dall’intruso alla Casa Bianca e dalla notte brava in compagnia di prostitute degli agenti addetti alla protezione presidenziale durante un viaggio in Colombia. Pierson era stata nominata da Obama nel 2013 come prima donna alla guida del Secret Service. E proprio Obama – secondo indiscrezioni – avrebbe poi perso fiducia in lei. A far perdere la pazienza è stato il caso dell’uomo armato in ascensore e il fatto che il Secret Service non abbia prontamente avvertito la Casa Bianca, con il presidente che ne è venuto a conoscenza poco prima della pubblicazione delle indiscrezioni.