Bufera su Cameron: il Parlamento britannico dice sì al riconoscimento della Palestina e Israele s’infuria

14 Ott 2014 10:23 - di Redazione

Da Londra arriva il riconoscimento dello Stato palestinese, una notizia choc destinata ad avere pesanti conseguenze a livello internazionale e che ha già scatenato la durissima reazione di Israele che si oppone da sempre ad azioni unilaterali da parte degli Stati. La Camera dei Comuni britannica, infatti, ha approvato nella notte una mozione “non vincolante” presentata dal deputato laburista Graham Morris, che ha ottenuto il sostegno bipartisan anche se ha registrato l’assenza della maggioranza dei deputati britannici. Su un totale di 650 membri i sì sono stati 274, moltissimi gli assenti, con il premier David Cameron e altri ministri che hanno preferito astenersi per evitare polemiche. In evidente imbarazzo Cameron si è precipitato, fin dalla vigilia, a rassicurare che il voto non avrebbe cambiato in nessun caso la politica di Londra sul Medio Oriente, ma è chiaro che il voto di Westminster ha un importante peso simbolico a sostegno della soluzione dei due Stati per il conflitto israelo-palestinese. Un portavoce di Downing Street è stato molto chiaro: «Continueremo a collaborare con diversi partner internazionali, Israele e l’Autorità nazionale palestinese». La mozione, alleggerita dall’emendamento che la definisce come «un contributo per assicurare una soluzione negoziata», ha scatenato contrasti tra gli stessi laburisti che hanno proposto il documento, e il leader Ed Miliband ha ricevuto molte critiche per il sostegno dato alla proposta. Non è tardata la risposta di Tel Aviv, che bolla l’iniziativa come una scelta che mina le possiblità di raggiungere una pace reale. «La strada per uno Stato palestinese – ha commentato in una nota il ministro degli Esteri israeliano – passa attraverso la via della trattativa tra le parti. Un riconoscimento internazionale prematuro manda ai dirigenti palestinesi l’allarmante messaggio che possono sottrarsi alle scelte difficili che le due parti devono fare, in vista di una vera pace». Sul fronte opposto per il portavoce dell’Olp il voto del Parlamento inglese «manda un chiaro messaggio al governo britannico, darà forza a chi in Europa chiede il riconoscimento della Palestina e creerà le basi per la comunità internazionale per consentire al popolo palestinese parità legale e diritti». La settimana scorsa era stata la Svezia, primo fra i grandi Paesi occidentali dell’Ue, ad esprimersi per il riconoscimento dello Stato palestinese con una decisione operativa del governo.

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