Scandali sotto la torre Eiffel: dagli armadi della sinistra esce uno scheletro dopo l’altro

17 Set 2014 19:35 - di Roberto Mariotti

Per la gauche francese, e in particolare per i socialisti, gli scandali non finiscono mai. Appena poche ore dopo la risicata fiducia al governo Valls 2, ecco che il segretario socialista Jean-Christophe Cambadelis viene ridicolizzato dall’accusa di Mediapart: non aveva il diploma per ottenere il dottorato, se l’è fatto da solo, scrive il sito di informazione online. Ma non basta: la giornata era cominciata con l’incauto esordio in pubblico del giovane ministro dell’Economia, Emmanuel Macron. Il quale, invitato a un dibattito sulla forzata e drammatica chiusura dei mattatoi di Bretagna, definiva «donne ignoranti» le lavoratrici di quel sito, che recalcitravano a trasferirsi 50 o 60 chilometri più in là, anche perché senza patente. È seguita la consueta indignazione del web e le successive scuse del ministro. Ma la vicenda che coinvolge Cambadelis, 63 anni, politico di lungo corso, due condanne per gli imbrogli negli anni Ottanta con la famigerata Mnef, la mutua studentesca, promette di essere più grave. Mediapart, sito online che ha tirato fuori scheletri dall’armadio per molti politici, a cominciare da Nicolas Sarkozy con lo scandalo Bettencourt, ha diffuso in anteprima alcuni passi del libro di Laurent Mauduit, suo giornalista-vedette. Un’indagine da 007 per ricostruire quello che appare come un falso: stando all’autore, infatti, Cambadelis nel 1984 – deciso a fare carriera nel partito e ai vertici della Mnef dove c’era anche l’attuale premier Manuel Valls – si accorse che il suo percorso scolastico era scarsino. Gli mancava il dottorato che avevano i suoi colleghi e quindi pensò bene di recuperare. Il problema era che non aveva però neppure un diploma di laurea per iscriversi e, secondo Mauduit, optò per l’incredibile scorciatoia di fabbricarsene uno da solo: andò in un’università parigina di cui il giornalista non fa il nome ma si dice disposto a fornirlo in caso di necessità di approfondire, usò una fotocopiatrice e altro materiale e si preparò un bell’attestato dell’università di Le Mans. Il dottorato, continua Mauduit, gli fu conferito poi dopo un esame davanti a una commissione in cui c’erano soprattutto “amici”. Il “vizietto” non lo perse neanche in seguito, tanto che il giornalista parla anche di un altro paio di clamorosi plagi in pubblicazioni firmate dal segretario socialista, pagine copiate da ex stretti collaboratori. «Si tratta di grandissime stupidaggini», ha reagito Cambadelis. Smentite anche da parte di Pierre Moscovici, ex ministro dell’Economia e neocommissario Ue. Le Canard Enchainé lo accusa di aver utilizzato fondi del “bilancio comunicazione” del suo ministero per scrivere Combats, il suo libro pubblicato un anno fa senza grande successo (appena 800 copie vendute). Secondo il giornale l’ex ministro avrebbe utilizzato il denaro dei contribuenti per farsi pubblicità come uomo politico. Ma il neocommissario all’Economia spiega di aver fatto ricorso a una «consulenza in comunicazione» necessaria a stilare degli appunti in vista della stesura del libro. Un libro, ha detto, «da ministro dell’Economia e non un libro privato».

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