Renzi a Detroit: è scontro tra poteri forti. Marchionne lo difende, Della Valle lo “schiaffeggia”

26 Set 2014 21:48 - di Aldo Di Lello

Nel giorno della visita di Matteo Renzi agli stabilimenti Fiat Chrysler di Detroit si accende lo scontro tra poteri forti. Da una parte Sergio Marchionne, che si erge a difesa del premier, dall’altra Diego Della Valle, che, quasi in diretta, spara a palle incatenate contro la nuova coppia di amici.  Già dietro  l’entente cordiale e le parole sdolcinate tra l’Ad di FC e il leader del Pd si intravedeva distintamente, in controluce,  il conflitto rivelato qualche giorno fa dal veemente attacco di Ferruccio De Bortoli contro il premier. Marchionne ribadisce il suo appoggio ricevendo con tutti gli onori Renzi nella principale sede del suo “impero” globale.  «Continuiamo ad appoggiare il presidente (Matteo Renzi, ndr) per l’agenda di riforme che sta portando avanti», scandisce il manager, che aggiunge:  «È essenziale avere un indirizzo chiaro e penso che ce lo stia dando». 

Il premier ricambia l’endorsement con un vero e proprio peana del suo nuovo sponsor: «L’ipo di Fiat Chrysler è una grande opportunità».  E poi, paragonando il nostro Paese a un’azienda automobilistica, così auspica: «Come ce l’hanno fatta i 15.000 dipendenti Chrysler in questo edificio, l’obiettivo è poter dire che così ce la faremo anche in Italia». Di qui una ricca messe di complimenti: «Fiat è un’azienda storica e credo che oggi sia una grande azienda con capacità globale. Questa è una scommessa che ci piace, l’idea del Made in Italy che vogliamo supportare e difendere».

Dove la difesa di Renzi dall’attacco del Corsera è praticamente esplicita è nel punto in cui Marchionne incita Renzi ad «andare avanti senza farsi intimidire. Cosa abbiamo in comune? È che non ha paura».  A beneficio di chi non avesse ancora capito, il premier dichiara solennemente: «Non ho paura dei poteri forti». Per poi, “soavemente” , aggiungere: «È un dibattito sui media. Come ho detto ieri, in Italia più che poteri forti, ci sono pensieri deboli». Non si fa attendere la risposta di Della Valle, il quale, ospite di Otto e mezzo, su La7,  lancia una potentissima bordata contro l’Ad di FC e il leader del Pd. «È l’incontro di due grandissimi sola, di due chiacchieroni. Sono due persone che non mantengono quello che dicono. Per me è abbastanza imbarazzante parlare di Renzi».

Resta da capire perché il capitalismo dei Della Valle e dei Bazoli, da una parte, e quello dei Marchionne, dall’altra, stanno oggi battagliando intorno alla figura di Renzi. Ma questo lo sapremo nel proseguo di questa sfida tra capitalismi che si preannuncia al calor bianco

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