Il video di Renzi in volo dagli Usa è il solito show: «L’Italia non è un Paese finito ma infinito»

27 Set 2014 16:47 - di Guglielmo Federici

Un altro mega-show. In volo dagli Usa il premier ha registrato sul canale YouTube del governo e su Facebook il “suo” resoconto della missione in Usa. Un video di quattro minuti in cui – maniche di camicia, toni caldi e coinvolgenti – dà naturalmente in visione una realtà che non è esattamente quella in cui il Paese versa. In molti passaggi Renzi sembra più un tour operator che un premier. La missione in Usa è servita a dimostrare che «l’Italia non è un paese finito ma un paese infinito, pieno di risorse e bellezza», dice con i giochi di parole che ormai fanno parte del suo repertorio. Evviva, sappiamo che l’Italia è un Paese di una bellezza imbarazzante, ma questo già lo sapevamo. Poi? «Torniamo convinti che la pagina migliore l’Italia la debba ancora scrivere e tutti insieme la scriveremo», promette per l’ennesima volta Renzi. Naturalmente lo “scrivano” di questa meravigliosa pagina tutta da scrivere sarà lui. Un po’ come quelli che dicono che la rosa più bella è quella non ancora colta. Evviva. Nel video Renzi spiega anche che «in questa missione impreziosita anche dall’incontro con Obama, Bill Clinton, Hillary Clinton e con il segretario generale dell’Onu, abbiamo soprattutto ricordato una frase di un grande personaggio delle nazioni unite, Dag Hammarskjold, , che diceva “al passato grazie al futuro sì”. Se ci pensate è anche l’emblema dell’Italia e di quelle donne e uomini che continuano a credere che l’Italia non sia un paese finito». Se le frasi aeffetto e le citazioni dotte fosssero quotate in borsa l’Italia Renzi abrebbe risolto il problema del fisco e della prissima finaziaria, ma sappiamo che non è così. Il diario di bordo prosegue con un po’ di retorica che in quattro minuti possono condire l’“insostenibile leggerezza” dei video: «Nel mio intervento all’Onu ho portato la voce dell’Italia e ho voluto rappresentare la dignità e l’orgoglio di sessanta milioni di italiani che sanno che i valori di civiltà, bellezza, uguaglianza, di contrarietà alla pena di morte sono valori che fanno parte della storia del nostro paese». Ancora un passaggio: quello negli Stati Uniti è stato un viaggio anche nel passato, «un passato che però ha saputo cambiare», ha affermato il presidente del Consiglio. «Il passato di Detroit, sede della Fiat Chrysler, pensate, il secondo edificio più grande in America dopo il Pentagono». Un edificio – ha sottolineato il capo del governo – nel quale oggi si parla anche italiano, grazie alla intuizione di Sergio Marchionne e dei suoi collaboratori».  Non pareva sei sette mesi fa che Renzi fosse un un fan dell’ad della Fiat…

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