«È anticomunista, va punita»: nel mirino una cantante “colpevole” di non amare Fidel Castro e Chavez
È una cantante. È anticomunista. E quindi va punita. Nel “democratico” Venezuela, che tanto piace agli intellettuali della sinistra nostrana, non si può essere contro il governo del presidente Nicolas Maduro. E se poi si va a toccare le divinità rosse – da Chavez a Fidel Castro – si commette un reato gravissimo, blasfemia o qualcosa del genere, e si finisce nei guai. Proprio per questo il governo Maduro ha avviato le procedure per revocare la nazionalità venezuelana all’attrice e cantante Maria Conchita Alonso, nata a Cuba e da tempo oppositrice “anti-chavista”. A renderlo noto è stata la Gazzetta ufficiale di Caracas. Alonso, nata a Cuba, ha vissuto da bambina in Venezuela. Poi si è trasferita negli Stati Uniti, dove nel 2007 ha ottenuto la nazionalità. L’attrice, che ha preso parte a diversi film e serie tv Usa, è una dura avversaria del chavismo, e ha più volte criticato il presidente Hugo Chavez, morto due anni fa, il suo successore Maduro e il lider maximo cubano, Fidel Castro. A Caracas è stata d’altra parte diffuso un video nel quale la Alonso chiede a Washington di revocare i visti per entrare negli Usa ai dirigenti chavisti e di «chiudere i loro conti bancari». L’attrice aveva inoltre chiesto all’amministrazione Usa di «invadere con pallottole il paese per scacciare quei disgraziati comunisti dal Venezuela».