Un altro Kennedy scende in politica: è William, accusato di violenza carnale nel ’91

28 Ago 2014 16:43 - di Redazione

Nel 1991 fu protagonista di un caso celebre di stupro che tenne incollata al piccolo schermo una intera nazione nei primi tempi delle tv “all news” e della “giustizia spettacolo”. Oggi, dopo una serie di false partenze, William Kennedy Smith entra in politica, anche se timidamente, il mestiere di famiglia. Il cugino Kennedy, assolto per insufficienza di prove dall’accusa di aver violentato un’amica sulla spiaggia di Palm Beach, si è candidato a un posto di consigliere di quartiere del Distretto di Columbia: in caso di elezione, rappresenterà l’area del Watergate e dei teatri del Kennedy Center sul Potomac. William abita per l’appunto al Watergate e si è fatto le ossa l’anno scorso negoziando i permessi del nuovo Watergate Hotel per la vendita di vini e liquori. Il Washington Post ha ironizzato sulla decisione: per il nipote di due senatori e un presidente è come entrare in azienda facendo il fattorino. Il posto a cui William aspira si occupa di piccole questioni municipali, la licenza delle bevande alcoliche nei ristoranti, progetti stradali, permessi edilizi, ed ha un ruolo, come spiega il nome, puramente consultivo. William, che ha 53 anni e fa il medico, è figlio di Jean Kennedy Smith, una sorella dei senatori Bob e Ted e dell’ex presidente John F. Kennedy. «Penso di farlo come servizio pubblico», ha spiegato al Post il neo-candidato spiegando di non avere intenzione di abbracciare una carriera politica. Kennedy Smith, all’epoca 30 anni, era studente di medicina quando nel 1991 divenne protagonista del clamoroso processo per violenza carnale all’insegna del “he said”, “she said”, cioè la parola della vittima contro la sua. Lui ammise di aver avuto un rapporto sessuali sulla spiaggia con la ragazza che l’accusava, ma che la giovane era consenziente. Dopo otto mesi di dibattito – un cocktail irresistibile di sesso e lacrime, politica e denaro – che vide presente in aula il clan al completo, la giuria diede ragione a William tra mille polemiche: stato assolto perché ricco e parente di gente famosa, si sono chiesti in molti. Non è la prima volta che Kennedy Smith tenta di entrare in politica. Una decina di anni dopo il fattaccio, e dopo aver dedicato parte del suo tempo alle campagne contro le mine anti-uomo, annunciò l’intenzione di candidarsi per un seggio di deputato in Illinois, poi però non se ne fece di niente.

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