Scoppia la pace a Gaza tra Israele e Hamas. Ma tutti si chiedono: quanto durerà?
La giornata era cominciata come peggio non poteva: Hamas che lanciava razzi a tutt’andare su obiettivi civili, con un israeliano ucciso e dall’altra parte con raid israeliani che hanno causato due vittime e distrutto anche l’elegante Italian Mall, ma in serata è avvenuto il miracolo: la tregua. Nel corso dei colloqui al Cairo, nel pomeriggio Hamas aveva fatto anticipato la cosa, sostenendo che il raggiungimento di una tregua con Israele «è il frutto degli sforzi e della resistenza del popolo palestinese», aveva detto il capo negoziatore di Hamas al Cairo, Moussa Abu Marzouk, alle tv locali. Poco dopo, l’Egitto ha confermato il raggiungimento di un accordo tra israeliani e palestinesi per un cessate il fuoco che entrerà in vigore alle 19 locali (le 18 in Italia), ha battuto l’agenzia Mena. Alle 17 e 45 i ministri del Gabinetto di sicurezza israeliano sono stati informati che Israele accetta la proposta egiziana per una tregua a Gaza. Lo ha anticipato Haaretz citando un’alta fonte israeliana ma non c’era ancora un annuncio ufficiale da parte del governo di Netanyahu. A nome dell’Anp, il presidente Abu Mazen ha invece formalmente confermato il raggiungimento di una tregua duratura con Israele in un breve messaggio trasmesso dalla televisione nazionale palestinese. Abu Mazen ha precisato che si tratta di una ”tregua generale”. Obiettivo della tregua e’ di venire incontro alle necessità di Gaza e di consentire la sua ricostruzione, ha aggiunto il presidente palestinese. Hamas ha proclamato vittoria per bocca dei suoi portavoce in una conferenza stampa a Gaza. L’annuncio è stato accompagnato alla maniera diHamas, da spari di giubilo in aria dei suoi sostenitori, mentre dai minareti vengono diffusi versetti coranici di ringraziamento. L’iniziativa egiziana per un cessate il fuoco a Gaza accettata da israeliani e palestinesi «prevede l’apertura dei valichi della Striscia per consentire l’accesso degli aiuti e dei materiali per la ricostruzione». Lo afferma una fonte qualificata egiziana citata dalla Mena. «Altre questioni verranno discusse in altri negoziati entro un mese».