Caos fiscale per la casa: 5000 Comuni non hanno deciso le aliquote. Su Imu e Tasi si cambia ancora
Il pasticcio Tasi non è ancora risolto, anzi. Ci sono ancora 5mila Comuni, cioè il 60% del totale, che non hanno ancora deciso in merito. L’allarme viene lanciato dal Sole 24 Ore, per il quale tutto lascia pensare “a un nuovo appuntamento complicato per il tributo sui servizi indivisibili. Dove le delibere non arriveranno in tempo, si pagherà con l’aliquota standard dell’1 per mille: un’ottima notizia per le case di valore più alto, che pagheranno poco, ma pessima per le abitazioni più piccole, che non hanno mai pagato l’Imu ma verseranno la Tasi perché gli standard non prevedono detrazioni”. Entro il 10 settembre i comuni ritardatari dovranno inviare le loro decisioni al dipartimento Finanze il che significa che le giunte dovranno riunirsi nel periodo delle vacanze agostane, il che è improbabile.
Tutto ciò mentre si parla di una unificazione di Imu e Tasi con la prossima legge di stabilità. Unificazione pura e semplice o creazione di una nuova service tax che non pagherebbero solo i proprietari ma anche gli inquilini. ”Ovviamente si tratterebbe di una forte semplificazione del sistema – dice il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti – Anche dal punto di vista della certezza delle aliquote su cui c’è stata e resta tuttora la confusione più totale che ha contribuito a bloccare ancor di più un mercato già in forte difficoltà. Al momento c’è un clima tale per cui non si capisce come, quanto e quando pagare”. L’idea originaria della Tasi come tassa sui servizi ”era un’idea buona in quanto sganciava il prelievo dalla logica della patrimoniale secca per cui si viene tassati solo in virtù del fatto che si possiede una casa. Tra l’altro l’idea della tassa sui servizi è perfetta anche perché giustifica il passaggio del prelievo sulla casa dallo Stato alle mani dei sindaci in quanto sono loro quelli che erogano i servizi”. Non si fida invece Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia, che commenta la notizia di una possibile unificazione di Imu e Tasi: “A questo punto viene fuori un sospetto: e se questa fosse la strada per unire i due tributi, ma poi per tirarne fuori un altro a parte solo sui servizi? Sarebbe un’ipotesi disastrosa per le tasche dei già tartassati italiani”.