Alitalia: nel giorno dell’accordo con Etihad tornano al lavoro gli addetti ai bagagli di Fiumicino

8 Ago 2014 12:17 - di Redazione

Si è svolta a Fiumicino l’assemblea degli azionisti di Alitalia, chiamata a deliberare l’aumento di capitale da 300 milioni e ad approvare il testo dell’accordo preliminare con Etihad, che ha ottenuto giovedì sera l’ok del Cda della compagnia. E sempre giovedì notte la Uil Trasporti ha firmato il Contratto nazionale di settore e l’accordo sulla riduzione del costo del lavoro. Il sindacato, che era l’unica sigla a non avere ancora firmato, ha accettato le intese perché sono stati risolti «i nodi ostativi sia sul piano contrattuale che sulla riduzione del costo del lavoro», ha spiegato il segretario Tarlazzi. Nel frattempo la Procura di Roma ha aperto un fascicolo d’inchiesta sulla vicenda dei bagagli bloccati nell’aeroporto di Fiumicino. Al momento non sono ipotizzati reati, ma l’attività di monitoraggio degli inquirenti è diretta a verificare l’evolversi della situazione e ad individuare eventuali reati. Nel fascicolo, secondo quanto si è appreso, sono destinati a confluire tutti gli esposti presentati da associazioni di utenti e di cittadini su quanto sta accadendo nell’aeroporto della Capitale e sulle ricadute delle agitazioni in atto sui singoli passeggeri e sulla collettività. L’attenzione della Procura è concentrata anche sull’ipotesi dell’invio in massa di certificati medici da parte di dipendenti in stato di agitazione per giustificare l’assenza dal lavoro nel periodo caldo di Ferragosto o per sottrarsi ad eventuali precettazioni. Una ipotesi, quest’ultima, che imporrebbe controlli rigorosi sui certificati medici e sulle modalità del loro rilascio per perseguire possibili abusi e falsi. La decisione di aprire il fascicolo è stata presa dal procuratore Giuseppe Pignatone e dall’aggiunto Nello Rossi.
«Dal punto di vista delle ventilate assenze da parte del personale tecnico Alitalia di Fiumicino per il momento non risultano criticità», hanno fatto sapere fonti della compagnia aerea di bandiera rispetto al rischio di assenze per malattia ipotizzato dall’Autorità di garanzia per gli scioperi. Stando anche alle testimonianze raccolte all’uscita dei terminal, i bagagli sono stati riconsegnati nei tempi fisiologici. Contemporaneamente si è continuato a lavorare per smaltire le migliaia di bagagli accumulati da domenica, come conseguenza delle agitazioni spontanee. Per quanto riguarda la situazione operativa nello scalo romano, si sono registrati ancora ritardi in media di circa 30 minuti nella partenza dei voli Alitalia e qualche rallentamento nelle operazioni di carico e scarico bagagli e delle altre operazioni a terra gestite dalla compagnia. «Ribadisco con forza: tolleranza zero. Non sono accettate le comprensibili» proteste con «scioperi bianchi o certificati di malattia falsi, che tra l’altro sarebbero un reato – ha dichiarato il ministro Maurizio Lupi, avvicinato dai giornalisti al Senato – A Fiumicino ora si segnalano disagi minimi» ma «l’allerta resta continua e l’appello alla responsabilità assoluto». Non sono tollerabili» forme di
protesta di massa «nel giorno in cui si chiude» l’accordo con Etihad e «si rilancia Alitalia perché diventi la più grande compagnia di bandiera – ha aggiunto Lupi – Il lavoro non si difende in quel modo, così lo si uccide».

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