Adozione alla coppia lesbica, “Avvenire” si indigna: «Il danno fatto dalla sentenza è enorme»
«Il danno è fatto ed è enorme». Così il quotidiano cattolico Avvenire bolla la sentenza del tribunale per i minorenni di Roma che ha riconosciuto l’adozione di una bimba nell’ambito di una coppia di donne omosessuali. «Volevano andare oltre il loro amore lesbico. In sfregio alle leggi, e al normale buon senso, hanno preteso di “sposarsi”, acquisendo in qualche Paese facile un pezzo di carta che in Italia non vale nulla – scrive il giornale dei vescovi in un “Secondo noi”, corsivo non firmato che esprime la linea della direzione – Sono poi tornate all’estero per pagarsi ciò che la legge nel nostro Paese, e la natura, non avrebbero consentito: la vita di un bambino». Non importava quale delle due dovesse partorirlo – prosegue Avvenire – era indifferente al punto che hanno scelto sulla base del corpo più giovane. Mancava solo l’ultimo “diritto”, essere “mamme” entrambe grazie all’adozione. Ci sono riuscite». «”Non è un precedente valido per tutti”, ci rassicura il magistrato, ma il danno è fatto ed è enorme – aggiunge il quotidiano della Cei – Che succederà quando due uomini si presenteranno con un figlio comprato all’estero, strappato alla donna che lo ha partorito e al suo utero pagato e calpestato? Perché a loro si dovrebbe dire di no?».