Tensione a Milano per lo sgombero del centro sociale Zam. Un poliziotto ferito
Pericolante quindi da sgomberare in tempi stretti. Ma ai militanti del Centro sociale Zam di Milano a mollare il bottino non ci pensano proprio e, come da copione, hanno fatto resistenza alla polizia incaricata di sgomberare il centro che da tempo occupavla scuola abbandonata di via Santa Croce, accanto al parco delle Basiliche.Su mandato del pm Grazia Pradella, infatti, la Procura ha ordinato il sequestro preventivo dell’edificio di proprietà del Comune perché pericolante. Dopo il parapiglia iniziale ai cancelli, le forze dell’ordine sono riuscite a entrare nello stabile occupato dai militanti dello Zam, tre dei quali sono rimasti sul balcone. Nello sgombero – lo rende noto un comunicato della Questura – un poliziotto è rimasto ferito ed è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo. Fra gli agenti in tenuta antisommossa e i militanti del centro sociale milanese, infatti, ci sono stati momenti di tensione, manganellate e qualche contuso. «Almeno 5, secondo il sito milanoinmovimento, invece i feriti e decine i contusi tra i manifestanti. I tre occupanti rimasti nell’edificio intitolato a don Gallo hanno poi abbandonato l’edificio calandosi con le corde da un balcone.Nessun intervento del 118 in zona. In queste ore all’esterno della palazzina di via Santa Croce, dove stanno affluendo decine di persone a sostegno dello Zam, sembra essere tornata la calma. Ma gli occupanti non intendono rispettare la legge e hanno annunciato per le 18.30, davanti ai cancelli, un tavolo sugli spazi sociali, cui farà seguito una mobilitazione in città. Con un comunicato, Zam rilancia su settembre, annunciando tre weekend di occupazioni. Non mancano le polemiche nei confronti dell’amministrazione Pisapia, davanti all’ingresso della scuola abbandonata sventola uno striscione con scritto “La nostra rossa passione, il nostro sgombero arancione” che è arrivatoa solo un mese dalla convocazione, da parte dello stesso Palazzo Marino, di un tavolo di confronto con le realtà sociali antagoniste di Milano (come Zam, Lambretta, Macao)