Choc in Francia. Sarkozy in stato di fermo per concussione: avrebbe “corrotto” un magistrato

1 Lug 2014 9:53 - di Alessandra Danieli

Notizia choc in Francia e non solo. Nicolas Sarkozy è in stato di fermo con l’accusa di concussione e violazione del segreto istruttorio. L’ex capo dello Stato francese è stato convocato dai giudici dell’ufficio anticorruzione di Nanterre per essere interrogato sulla fuga di notizie in merito ad alcune intercettazione nei suoi confronti nell’ambito dei presunti finanziamenti illeciti da parte della Libia di Gheddafi alla sua campagna presidenziale del 2007. Durante l’interrogatorio i magistrati hanno deciso di procedere con lo stato di fermo, come ha rilevato  l’Agence France Presse. Ora la polizia ha fino a 48 ore di tempo per decidere se indagarlo ufficialmente. L’indagine riguarda il presunto tentativo dell’ex inquilino dell’Eliseo di ottenere da un alto magistrato informazioni su un’inchiesta che lo riguardava, offrendo in cambio un posto di prestigio. Nell’ambito della stessa inchiesta sono stati arrestati l’avvocato dell’ex presidente e presunto intermediario, Thierry Herzog, e il giudice coinvolto, Gilbert Azi. È la prima volta che un ex capo di Stato francese viene messo in stato di fermo: la custodia cautelare permetterà agli inquirenti di poter trattenere e interrogare Sarkozy per un periodo di 24 ore, eventualmente prorogabile di altre 24. È colpo durissimo per la credibilità già molto vacillante del presidente della rupture che al primo mandato presidenziale godeva di una fiducia illimitata. La tegola arriva con una tempistica che rende la vicenda ancora più drammatica, visto che nelle ultime settimane voci accreditate davano Sarko in procinto di ritornare in politica per riprendere la testa del suo partito, l’Ump, ora all’opposizione.

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