Boschi copia La Russa e propone preferenze “su misura” per i leader
Sulle preferenze il ministro Boschi sta per tirar fuori il “coniglio dal cilindro” per mettere d’accordo chi le vuole e chi le ritiene pericolose, così da facilitare il cammino dell’Italicum verso l’approvazione.
Leggendo tra le righe di quel che è filtrato il governo si appresta a rispolverare il vecchio lodo La Russa, che da tempo l’esponente di Fratelli d’Italia presenta come la soluzione a tutti i problemi. L’idea prevede che solo il capolista sia “bloccato”, mentre tutti gli altri competono con le preferenze. Questo da un lato tutelerebbe la classe dirigente garantendone l’elezione e dall’altro non mortificherebbe la forza elettorale dei singoli sul territorio.
Ovviamente il lodo La Russa che la Boschi vuol riproporre è solo un pezzo di stoffa per cucire un abito su misura ed ogni partito deciderà a che risultato giungere. Chi vuol decidere prima tutti gli eletti avrà gioco facile, visto che con l’Italicum ci sarebbero circa 120 capilista, il che lascia davvero poco spazio alle preferenze, salvo nel caso in cui si decidesse di prevedere le multicanditature con le quali ognuno potrebbe aprire davvero la competizione a suon di preferenze.
Con questo sistema tutti potrebbero essere contenti. Renzi dirà ai suoi oppositori interni che avranno le preferenze, anche se serviranno ad eleggere una piccola parte dei deputati, Berlusconi potrà fare lo stesso con i suoi e poi decidere di scegliersi 120 eletti blindati e gli altri partiti potranno dosare a tavolino il grado di democrazia partecipativa delle loro liste. Un sistema su misura che introduce teoricamente le preferenze ma che blinderà almeno due terzi del futuro Parlamento.