Vieni avanti grillino! Le disavventure del Gallinella bollito
Se i grillini non ci fossero, bisognerebbe davvero inventarli. Le loro castronerie e la loro crassa ignoranza stanno allietando non poco la pur drammatica XVII legislatura. L’ultima “prodezza” è degna della celebre coppia comica (anni Trenta) dei fratelli De Rege, poi rilanciati da Walter Chiari e Carlo Campanini .Per difendere il made in Italy, recalamano lo «stop all’import del grano saraceno». La gaffe è messa nero su bianco in una proposta di legge del luglio 2013 contro la contraffazione agroalimentare: «La pasta venduta in Italia è prodotta per un terzo con grano saraceno». Si sono giustificati dicendo che era solo un refuso: «Volevamo scrivere straniero». Ma non solo: come ammesso dal primo firmatario Filippo Gallinella, i deputati hanno copiato da un vecchio testo già depositato da altri. L’espressione compare infatti nella Relazione sulla contraffazione agroalimentare presentata nel 2011 da un deputato lehista e da uno piddino . «Le stime di Coldiretti – si legge – evidenziano come almeno un terzo del fatturato suddetto sia raggiunto con materie prime di importazione e testimoniano che quasi tutti i prodotti sono rivenduti con l’immagine del nostro paese. Ad esempio un terzo della nostra pasta, venduta in Italia, è fatta con grano saraceno». Peccato che il grano saraceno (nome scientifico Polygonum fagopyrum) è da secoli ampiamente coltivato in Italia, dove si usa per produrre specialità come la polenta taragna o i pizzoccheri della Valtellina. Vale la pena anche notare che, all’ignoranza in campo agroalimentare, se ne aggiungono anche quelle in ambito etnografico, storico e geografico. Perché i “saraceni” non esistono. Con tale termine, si designavano genericamente le popolazioni musulmane (arabi, berberi, turchi, curdi) che combattevano contro l’Europa cristiana nel Medioevo e nella prima età moderna. Ma poi il termine è caduto in disuso. A rilancarlo fu, in decenni lontani, il grande Renato Carosone che in una celeberrima canzone, O Sarracino, esaltava le gesta amatorie di uno sciupafemmine mediterraneo :«O Sarracino, O Sarraccino, bello guaglione…».
Come spesso accade, la Rete si è scatenata contro gli incauti grillini: tante le battute e le ironie su twitter e i social network. Gustosa è inoltre l’ironia del Mattinale , la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati : «Gallinella bollita. Il deputato 5 stelle Filippo Gallinella torna alla ribalta. Dopo averci regalato, nei mesi scorsi, la perla del suo stato civile “italiano”, adesso ha evocato il grano saraceno». A quando la richiesta di un commissione parlamentare si inchiesta sulle malefatte del Feroce Saladino?