Ragazzi nomadi picchiavano e derubavano donne e anziani: undici arresti a Roma

25 Giu 2014 19:15 - di Gabriele Farro

Giovanissimi ma spietati. Per mettere a segno le rapine una gang giovanile a Roma usava una violenza spropositata. La banda, undici ragazzini rom tra i 14 e i 21 anni, era diventata il terrore degli anziani di Roma sud. Perché le vittime erano soprattutto anziani, e poi donne, aggrediti anche con bastoni. I giovani sono stati arrestati dagli agenti del commissariato S.Paolo. Tra loro cinque minori. Tutti vivevano in alcuni campi nomadi alla Magliana. La banda avrebbe messo a segno almeno 20 rapine compiute negli ultimi due mesi, principalmente alle fermate degli autobus nelle zone di Roma Sud, alla stazione ferroviaria Muratella e ad alcune auto ferme ai semafori. In quest’ultimo caso avrebbero utilizzato anche un piede di porco per infrangere i finestrini e rubare borse e contanti ai passeggeri. Le rapine duravano pochi secondi: picchiavano le vittime, rubavano e fuggivano. I più violenti erano i minorenni, i quali, come per una prova di iniziazione, dimostravano agli altri di poter far parte del gruppo. Durante le indagini, gli investigatori hanno trovato anche video girati dagli stessi giovani, in cui si ritraevano con coltelli in mano ed espressioni fiere. La svolta nelle indagini si è avuta grazie ad alcuni testimoni, che hanno riconosciuto e descritto il gruppo di ragazzi autori di danneggiamenti ad auto parcheggiate a Largo S.Silvia, nel quartiere Portuense.

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