Statistica choc su Europa e Usa: diecimila suicidi in più per effetto della crisi
La crisi economica in Europa e Nord America ha portato a diecimila suicidi in più rispetto alle tendenze registrate precedentemente. È quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori britannici e pubblicato dal British Journal of Psychiatry, di cui la Bbc dà conto sul suo sito online. Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori dell’università di Oxford e della London School of Hygiene & Tropical Madicine che ha analizzato dati raccolti in 24 paesi Ue oltre a Stati Uniti e Canada. Perdere il lavoro, la casa e ritrovarsi pieni di debiti emergono come i fattori che maggiormente innescano il rischio di suicidi. Ci sono tuttavia paesi che risultano in controtendenza: Svezia, Finlandia e Austria sembrano essere stati risparmiati da un mutamento nel numero dei suicidi durante il periodo di recessione.
In Italia, negli ultimi quattro anni, secondo uno studio del Comitas, l’associazione delle piccole e microimprese italiane, i suicidi compiuti per ragioni economiche sono aumentati del 30%. Per far fronte al fenomeno, nella primavera del 2012, quando i suicidi tra imprenditori, specie tra quelli rappresentanti di piccole e medie imprese del Nordest, erano all’ordine del giorno, la Regione Veneto ha attivato un numero verde anti-suicidi, al centralino di “InOltre”. «Dall’apertura – ha detto Emilia Laugelli, responsabile del servizio – sono mediamente 2-3 chiamate al giorno, che aumentano in corrispondenza ai casi di suicidi che diventano pubblici». In 19 mesi di attività sono arrivate 1.137 telefonate da parte di imprenditori, solo un centinaio da fuori regione. Il centro ha sede nell’Ospedale dell’Alto Vicentino, nel comune di Sant’Orso. «In 4-5 casi – spiega la responsabile – funziona 24 ore su 24 tutti i giorni ed è composto da esperti della psicologia dell’emergenza in collaborazione con l’Università di Padova – una telefonata è stato strumento per ripensarci». Una chiamata fatta da imprenditori che, come dicono gli esperti, sono al grado 5 rispetto al rischio suicidio in una scala che arriva fino a 5. A oggi, rispetto alle 1.137 chiamate, sono 224 le persone che vengono “accompagnate” periodicamente dalla struttura, non solo sul piano psicologico ma anche in una sorta di riappropriazione pratica dei rapporti con realtà, specie finanziarie, che possono essere “amiche” per la ripresa o essere state lette come “nemiche” nei momenti di difficoltà.