Fratelli d’Italia a Fini: lasci stare le battute su di noi. Rampelli: mantenga uno straccio di stile
Nel suo incandescente faccia a faccia con Daniela Santanchè, Gianfranco Fini non è stato tenero con Fratelli d’Italia. Non è la prima volta che l’ex leader di An scaglia frecce velenose all’indirizzo del partito guidato da Giorgia Meloni. «”Fratellini d’Italia” o cuginetti di campagna, non possono usare la storia di Alleanza nazionale per sostenere ciò che vanno dicendo», ha detto Fini dai microfoni di Agorà. A stretto giro di posta è arrivata la replica altrettanto piccata del capogruppo di FdI a Montecitorio, Fabio Rampelli. «Fini ricordi di essere stato presidente della Camera, mantenga uno straccio di stile, soprattutto verso le tante persone che hanno creduto in lui e lavorato per lui. Rammenti – ha proseguito Rampelli – di aver guidato incontrastato la destra italiana per 20 anni, fino al suo epilogo. È stato vicepremier per cinque anni, anche se si fa fatica a ricordare qualcosa della sua permanenza al governo». Quanto al progetto politico – ha spiegato l’esponente di Fratelli d’Italia – «ci richiamiamo esattamente alla nascita di An, a una destra moderna e con vocazione maggioritaria, punto d’incontro per diverse sensibilità e culture, ma ben ancorata alla sua identità, né nostalgica come la fece quando prese in mano il Msi prima di Tangentopoli, né progressista e salottiera come la modificò prima di farla confluire nel Pdl». Non vorremmo polemizzare con Fini – ha concluso – perché nulla si può nei confronti dei verdetti che la storia emette, ma «questo continuo sibilare di insulti verso di noi è stucchevole. Tra noi, che da soli quindici mesi abbiamo avviato un percorso per ricostruire ciò che qualcuno ha polverizzato, e Fini, non credo ci siano dubbi su chi maggiormente si trovi in sintonia con la svolta che il progetto An impresse alla destra italiana».