Francia: sgominata cellula di estremisti islamici dopo l’arresto dell’attentatore del museo ebraico di Bruxelles

2 Giu 2014 10:30 - di Redazione

La polizia fracese ha arrestato quattro persone, nella regione di Parigi e nel Sud del Paese, per legami con “una filiera jihadista”. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno, Beranrd Cazeneuve. «Ci sono persone che reclutano degli jihadisti», ha spiegato il ministro ai microfoni di Europe 1, aggiungendo che «al momento in cui vi parlo sono in corso degli arresti». Cazeneuve ha parlato di quattro fermati, ma non ha fornito alcun altro dettaglio. Questi quattro fermi arrivano dopo la cattura di Mehdi Nemmouche, 29 anni, noto delinquente in Francia poi svanito nei ranghi nella jihad in Siria. I doganieri di Marsiglia non credevano ai loro occhi quando hanno aperto uno dei bagagli dei passeggeri del pullman proveniente da Amsterdam, via Bruxelles, fermato venerdì a mezzogiorno per un normale controllo: un kalashnikov, una pistola, centinaia di cartucce e micce. Il nome di Mehdi Nemmouche ha cominciato a lampeggiare sul computer appena avviati i controlli incrociati con gli uomini della Dgsi, i servizi interni francesi. E’ lui, al di là di ogni dubbio, il killer del museo ebraico di Bruxelles, il terrorista islamico che ha ucciso due turisti israeliani, una francese e un impiegato belga. Sue le armi inquadrate dalla videosorveglianza, sua la telecamera attaccata alla tracolla della borsa, suo il berretto con visiera. E’ inequivocabilmente sua anche la voce fuori campo di un video di 40 secondi che aveva con sé, nel file nascosto di una macchina fotografica Nikon sequestrata dai doganieri. Vi si inquadrano le due armi sequestrate, le stesse della strage, gli abiti che indossava Nemmouche al museo e la telecamera GoPro con la quale voleva immortalare la sanguinosa impresa. La stessa che il killer di Tolosa Mohamed Merah (sei omicidi nel 2012) aveva utilizzato per riprendere i propri delitti a freddo. Al museo, però, quella telecamera non funzionò e questo è il motivo per il quale la voce fuori campo, che il procuratore di Parigi Francois Molins ha attribuito con ogni probabilità a Nemmouche, spiega che questo video di auto-attribuzione della strage è stato realizzato.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *