Tentata violenza sessuale. Dove? In uno dei tanti palazzi occupati abusivamente a Roma
L’ultimo episodio criminale risale alla notte appena trascorsa e vede responsabile un sudanese di 34 anni, arrestato dalla polizia per aver tentato di violentare una donna in un palazzo occupato a Roma, in viale delle Province. Vittima e carnefice abitavano abusivamente nello stabile. Occupanti: la casta impunita che da nord a sud invade edifici pubblici e privati, importando al loro interno una criminalità che si alimenta quotidianamente dello stesso istinto di sopraffazione che la genera. Gli stabili occupati sono il vergognoso porto franco di clandestinità e violenza: una piaga che, da Milano a Roma, non smette di sanguinare, e che gli sgomberi forzati, che periodicamente vengono eseguiti, di certo non debellano. Tutto ha avuto inizio giovedì sera, nel momento in cui la donna ha rifiutato l’approccio dell’uomo che, indispettito, l’ha colpita con un calcio all’addome, tramortendola; quindi è tornato nuovamente a molestarla. In seguito, una connazionale della donna è riuscita ad aiutarla a lasciare l’edificio occupato; e l’immigrato è stato rintracciato e fermato.
Dalla prima ricostruzione della polizia emergono particolari crudi, emblema di una realtà fatta di clandestinità, degrado e promiscuità tipiche delle occupazioni: e allora, sembra che il sudanese – un vicino di stanza della donna nel palazzo occupato – indifferente alle grida, abbia continuato a colpirla, strappandole il cellulare dalle mani e, per impedirle di chiedere aiuto, trattenendola con la forza nel locale. Soltanto dopo qualche ora una connazionale della vittima è riuscita a intervenire e a chiamare i soccorsi che, grazie al personale sanitario, ha accompagnato la donna al policlinico “Umberto I” dove le sono state prestate le prime cure per le lesioni riportate, e dove i medici hanno segnalato l’episodio alle forze dell’ordine. Le indagini degli agenti del commissariato San Lorenzo, coordinate dal dirigente Giovanna Petrocca, grazie ad alcune testimonianze e alle descrizioni rese, hanno permesso di risalire subito all’identità del responsabile. Dopo alcuni servizi di appostamento i poliziotti lo hanno bloccato mentre usciva dal cortile dello stabile. Gli agenti hanno anche recuperato una catenina con un ciondolo che il sudanese aveva strappato alla vittima nel corso della violenza. Accompagnato negli uffici del commissariato, Z.K.G. è stato sottoposto al fermo di polizia giudiziaria per i reati di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni aggravate. E non per occupazione abusiva…