Rivelazioni sulla “Gladio tedesca”: duemila reduci della Wehrmacht pronti ad armarsi in caso di invasione sovietica
Un esercito segreto di ex nazisti, pronto a combattere contro i comunisti in patria e l’Unione sovietica, in caso di invasione, ma che nel frattempo teneva sotto controllo i politici del partito socialdemocratico Spd. Nella sua edizione domenicale Der Spiegel ha rivelato come, subito dopo la Seconda guerra mondiale, in Germania un gruppo di circa 2mila reduci della Wehrmacht e delle SS, abbiano organizzato una milizia segreta di 40mila uomini. I fatti, ricostruiti grazie a documenti desecretati presenti nell’archivio dei servizi segreti BND, si sono svolti a partire dal 1949. E perlomeno all’inizio alle spalle del governo cristianodemocratico di Konrad Adenauer (Cdu) e dell’opinione pubblica. A capo della milizia segreta, che in caso di bisogno avrebbe preso le armi dai reparti della polizia, c’era Albert Schnez, salito poi fino alla carica di generale nell’esercito della Repubblica federale, il Bundeswehr. La piccola milizia di veterani nazisti si sarebbe finanziata anche con fondi di imprese private. Tra le attività quella di tenere sotto controllo alcuni cittadini della sinistra politica, come il futuro capogruppo Spd Fritz Erler, preparandosi a un’eventuale, ipotetica guerra civile contro i comunisti. In caso di invasione sovietica, invece, il piccolo esercito avrebbe ripiegato all’estero per poi passare alla controffensiva. Solo nel 1951 Adenauer, stando a queste rivelazioni, fu informato dell’organizzazione dai servizi segreti. Da allora il cancelliere, ricostruiscono i documenti, ordinò di tenere sotto osservazione ‘l’esercito ombra’.