Pestata e assediata sotto casa: quindicenne bolognese vittima di bullismo

31 Mag 2014 19:34 - di Giorgia Castelli

Ha detto di non conoscerli e di non sapere perché si siano accaniti proprio contro di lei: prima la trappola, con un pestaggio in un parco, poi un “assedio” sotto casa che la fa vivere nella paura. È una storia di bullismo di cui sarebbe vittima una quindicenne bolognese, presa di mira da un gruppo di giovani “capeggiati” da un’altra ragazza, maggiorenne. La vicenda è stata riferita dalla madre della giovane vittima all’emittente È Tv. Sulla base del racconto della ragazza, i carabinieri hanno avviato indagini. L’aggressione è avvenuta lo scorso 19 maggio quando la ragazzina, che abita nella zona dello Stadio Dall’Ara, è stata convinta da una conoscente a raggiungerla in un giardino pubblico a San Biagio di Casalecchio di Reno, poco distante. Si trattava però di una trappola: all’appuntamento la quindicenne ha trovato la conoscente, ma con lei c’era anche una ragazza di origine straniera, sudamericana e poco più che ventenne, che l’avrebbe insultata e picchiata a calci e pugni, incitata da un gruppetto di altri giovani, alcuni dei quali minorenni. A picchiarla sarebbe stata solamente la ragazza più grande. È stata soccorsa da un passante, che ha allontanato i “bulli” e accolto in casa la ragazzina, affidandola poco dopo ai genitori. La famiglia allora ha deciso di rivolgersi ai militari. «Da quel giorno abbiamo continue minacce, persone sotto casa, telefonate notturne», ha raccontato la madre della 15enne che si è affidata anche ad un avvocato bolognese. «Mia figlia ha molta paura e io ho paura per lei, sta male, ha sempre l’ansia, ora è seguita da uno psicologo», ha detto la donna. A quanto pare la ragazzina non conosceva direttamente, se non di vista, chi l’ha aggredita. La famiglia ritiene che i responsabili siano una banda di ragazzini conosciuti perché frequentano la zona di un centro commerciale di Casalecchio di Reno, autori di aggressioni e intimidazioni ad altri minori. Ma su questo punto sono al lavoro gli investigatori che stanno verificando le cose raccontate.

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