Passa al Senato il decreto Casa, ma il testo è cambiato. Saltano molte norme prive di copertura

14 Mag 2014 17:41 - di Redazione

Con 133 si e 99 no, l’aula del Senato ha approvato il decreto legge sulla Casa. Il provvedimento, molto cambiato rispetto al testo licenziato dalle commissioni Lavori pubblici e Ambiente di Palazzo Madama, passa ora all’esame della Camera. Sono saltate, per mancanza di copertura, molte norme, tra cui quelle che prevedevano il rincaro delle accise sul carburante, quella sull’Imu al 4×1000 per i contratti agevolati e il censimento degli immobili pubblici consultabile online.

Tra le novità più importanti si segnalano  i provvedimenti concernenti gli affitti e i casi di morosità, i benefici per gli inquilini che denunciano il nero, la lotta agli abusi, oltre le disposizioni in materia di cedolare secca per i canoni concordati , di bonus per gli arredi, di vendita degli appartamenti Iacp ai soli inquilini e di esonero dal pagamento dell’Imu per chi possiede case sfitte , ma risiede all’estero. Per  affitti e morosità il decreto incrementa gli stanziamenti al Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e al Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli. Per  gli inquilini che hanno denunciato di pagare l’affitto in nero non ci saranno sanzioni. Interviene una proroga. Potranno continuare a pagare meno e a restare nell’abitazione fino alla fine del 2015. Discorso diverso per chi occupa abusivamente una casa. Anche se spinto da un reale bisogno, chiunque si trovi in questo stato non potrà vedersi allacciati né acqua, né gas, né luce. In più, per almeno 5 anni non potrà essere iscritto nelle liste per le aggiudicazioni delle case popolari. Nei  comuni per i quali, nell’ultimo quinquennio, è stato dichiarato lo stato di calamità, chi ha stipulato contratti di affitto con canone concordato potrà usufruire della cedolare secca scontata del 10%. Novità anche sul fronte degli arredi e delle ristrutturazioni. Chi acquista mobili ed elettrodomestici potrà ottenere un “bonus” fino a 10 mila euro. La cifra viene svincolata dalle spese di ristrutturazione dell’appartamento. Quanto alle case Iacp, potranno essere vendute soltanto agli inquilini. Per chi risiede all’estero, e possiede più di una abitazione, è previsto l’esonero dal pagamento dell’Imu per una sola di esse, che viene in tal modo equiparata alla prima abitazione. Soddisfazione, in particolare per la sanatoria a favore degli inquilini che denunciano il nero, è stata espressa dalla Fimaa-Confocommercio che, però , non ha mancato di far notare la mancanza di “una legge apposita che sani la carenza di delega e tenga presente il necessario riequilibrio dei contenuti sanzionatori contenuti nella vecchia norma”.

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