Il Front national primo nei sondaggi. Hollande allarmato: uscire dall’Europa è uscire dalla storia
Il voto europeo si avvicina e il presidente francese Francois Hollande cerca di arginare i venti euroscettici che secondo i sondaggi si abbatteranno sulle urne. Così mette in guardia in francesi, in un articolo su le Monde, dalle minacce che cercano di disfare l’Europa “speculando sulla delusione”. Un evidente riferimento al Front national di Marine Le Pen la cui ascesa, in base alle intenzioni di voto, appare inarrestabile. Il FN potrebbe addirittura diventare la prima forza politica del Paese. Una prospettiva davvero allarmante per il capo dell’Eliseo che ammonisce: “uscire dall’Europa sarebbe come uscire dalla storia”.
Una prospettiva simile è vissuta con ansia anche in Gran Bretagna, dove l’Ukip di Nigel Farage è accreditato di un sonoro 25%, una percentuale che potrebbe scardinare il tradizionale bipartitismo inglese giocato sull’alternanza tra laburisti e conservatori. E anche in Germania, il paese con l’economia più solida dell’Ue, c’è chi in barba alla Merkel chiede un cambio di rotta: così Alternativa per la Germania che ha un indirizzo sovranista e chiede un’immigrazione più controllata. L’uscita dall’euro è invocata anche dalla Linke, partito di sinistra radicale. Partiti tradizionalisti ostili alla Ue sono presenti anche in Danimarca, Austria e Olanda mentre in Finlandia il partito dei “veri finlandesi” è dato nei sondaggi al primo posto con il 23,7% dei consensi.
Il leader del partito della libertà olandese Geert Wilders è convinto che dopo le prossime elezioni europee gli euroscettici britannici dell’Ukip romperanno gli indugi e si uniranno all’alleanza in preparazione all’Europarlamento da parte di gruppi dell’estrema destra fra cui il Fronte nazionale francese di Marine Le Pen. Un’opportunità che secondo Wilders deve essere colta ora o mai più proprio perché il fronte dei delusi dell’Ue si appresta in questa tornata elettorale a fare il pieno di voti.