Decreto lavoro, sì del Senato alla fiducia. E i grillini trasformano l’aula in un circo equestre
Il Parlamento ha vissuto un’altra giornata circense. Protagonisti dell’ennesimo spettacolo di arte varia i grillini, che si sono incatenati in plateale segno di protesta dopo la decisione del governo di porre la questione di fiducia sul decreto lavoro. Alla fine il provvedimento è passato con 158 sì e 122 no, nessuno astenuto. È stato votato il maxi-emendamento che recepisce le modiche al decreto apportate in Commissione. Ora il testo torna alla camera per l’approvazione in terza lettura. Ma a tale esito il Senato è giunto dopo che la seduta era stata più volte per la gazzarra organizzata dai parlamentari M5S, i quali, oltre a incatenarsi, hanno indossato magliette con la scritta «Schiavi mai» occupando i banchi. «Oggi – dice la senatrice M5S Nunzia Catalfo – non ci muoviamo e ci dovrete portare via con la forza». Ma l’ardimentoso proposito non ha poi avuto alcun seguito. E i grillini si sono presi anche lo sfottò di Roberto Calderoli, che presiedeva l’assemblea: «Avete sentito parlare di tronchesine… chiedo ai commessi di recuperare gli strumenti. Comunque posso allontanarvi e disporre anche l’arresto». Lo show del M5s è stato inoltre criticato da un ex grillino, Francesco Campanella, che parla su Fb di «ostentazione esibizionista» e di «opposizione sterile». Di qui la domanda: «Cosa fare per mettere insieme onestà politica e serio rispetto delle istituzioni nella politica italiana?».
Da registrare, per la cronaca, la parallela esibizione dei senatori di Sel, che hanno esibito vari cartelli di protesta: «Avere già pagato caro non avete ancora pagato tutto». E ancora: «Nessun diritto, nessuna casa, nessuna pensione nessun futuro». Ah, che cosa non si fa per una foto sul giornale o per una rapida inquadratura dei tg!