Ciriaco De Mita, sindaco di Nusco a 86 anni con percentuali bulgare. Il nuovo che avanza, bellezza!

26 Mag 2014 20:15 - di Antonella Ambrosioni

Nusco, profonda Irpinia, 5 sezioni elettorali, percentuali bulgare, elezione a sindaco con l’80 per cento dei voti. Ritornano gli antichi fasti. Si sentono in lontananza gli  spari dei festeggiamenti già prima della proclamazione. La folla fuori dal seggio lo accoglie osannante, “sindaco, sindaco“. Ha 86 anni. Chi può essere se non lui, l’intramontabile Ciriaco De Mita, già presidente del Consiglio ed europarlamentare uscente? È il nuovo che avanza, bellezza. Il suo comune di nascita lo acclama primo cittadino con 1.136 voti, pari all’80%, lasciando alla sua sfidante, l’ingegnere Rosanna Secchiano, 336 voti (20%). De Mita ha atteso il risultato nella sua villa alle porte di Nusco e alle persone a lui vicine, ha detto di essere soddisfatto del risultato anche alla luce del fatto che soltanto il 49% degli elettori si è recato ai seggi. Anzi, avrebbe anche confidato ai suoi che un risultato solo quella soglia sarebbe stato per lui una sconfitta. Che dire di più di uno così? I fatti parlano da soli. Del resto la vittoria del leader di lungo corso Dc non è stata mai messa in discussione dai compaesani. Dici De Mita e scatta “il richiamo della foresta”. La sua è stata un campagna elettorale “vecchio stile”, poco social e molto “porta a porta”; come stile prima Repubblica erano i manifesti elettorali: niente faccia sorridente, ha scelto un grande scudo crociato sul fondo blu, il nome per esteso, De Mita Luigi Ciriaco, e uno slogan che non si leggeva da tempo: “Vota lista numero 1”. Un romanzo familiare, a presidiare il seggio, la figlia Antonia e la madre Annamaria, che corrono ad abbracciarlo. Poi il commento a caldo sulla vittoria, che è di nuovo un tuffo in quel di Nusco, dove un tempo fiorirono “InDelligenza”, il “raggionamenDo”: «Voglio ringraziare gli elettori di Nusco – dice – perché un così largo consenso dimostra che hanno afferrato che la novità vera sta nella continuazione della storia. Il nuovo lo si costruisce continuando la storia». La storia di una Nusco cuore del potere, un tempo crocevia di incontri, viavai di imprenditori e uomini d’affari, potrà tornare agli antichi splendori? Finora troppo lontano, dal seggio di Bruxelles, De Mita ha trascurato parecchio il suo borgo natio. Oggi potrebbe risorgere. Come l’Araba Fenice.

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