Cina, bloccato un sito “maoista” non conforme al “verbo”. Un po’ come accade nel M5S…
Non si è capito bene se la censura è scattata perché le parole di Mao sono state interpretate troppo alla lettera oppure in modo troppo superficiale. Di sicuro le autorità cinesi hanno imposto in questi giorni la chiusura di un sito internet maoista per non meglio precisati “problemi ideologici”. Lo riferisce radio Free Asia, secondo la quale ”The East is Red” (L’Est è Rosso), un sito che mirava per lo più a diffondere ortodosse idee marxiste-leniniste secondo l’interpretazione di Mao Zedong, è stato bloccato questa settimana su ordine dell’Amministrazione per le Comunicazioni del governo. Stando al parere di Chen Yonggmiao, un analista politico, la chiusura ”per motivi ideologici” del sito – non il primo provvedimento del genere contro gli ammiratori di Mao da parte di un regime che pure si dice tuttora comunista – suggerisce in effetti che il Partito resta determinato a reprimere ogni forma di dibattito ideologico “problematico”, dovunque provenga. Inclusi gli ambienti che propugnano evidentemente un “eccesso di ortodossia”. Un po’ come accadeva in Italia quando c’era il Pci, un po’ come accade oggi con il Movimento Cinque Stelle quando qualcuno si permette di interpretare il verbo di Grillo o di Casaleggio. O semplicemente si permette di parlare senza autorizzazione dei guru.