Berlusconi alla vigilia dei servizi sociali: «Pena ingiusta, ma saprò aiutare chi ha bisogno»

8 Mag 2014 9:46 - di Redazione

«Vivo questa attesa con la certezza che saprò aiutare chi ha bisogno e credo che sarà anche un arricchimento per me stesso. Da mia mamma ho imparato che fare del bene alle persone è il modo migliore per arricchirsi». Lo afferma Silvio Berlusconi a Radio Capital alla vigilia dell’inizio dei servizi sociali in una struttura per anziani a Cesano Boscone. A chi gli chiede quale sia la sorpresa annunciata nei giorni scorsi proprio parlano dei malati di cui andrà ad occuparsi, l’ex premier risponde: «È un segreto assoluto, in sintesi posso dire che sto facendo una ricognizione delle ultime cure inventate per l’Alzheimer per dare modo agli infermi di poter fare qualcosa in più». Risponde a chi gli chiede con ironia, a proposito della sua sorpresa per i malati di Cesano Boscone, se alla fine non meriti, in caso di miracolo, di essere fatto santo. «Penso che sarò santo molto prima perché quello che mi è successo mostrerà a tutti come io sia stato paziente a sopportare cose ingiuste dentro un battaglia politica». Un pena «molto grande per chi come me da 20 anni combatte a difesa della liberà e si trova con una sentenza infondata. Non è bella la visita dei poliziotti che controllano se sei a casa la sera». Berlusconi non lesina battute, come al suo solito, ma a chi gli ricorda che l’ultima intervista che fece all’emittente radiofonica la iniziò intonando una canzone replica amaro: «La voglia di cantare mi è passata con tutto quello che mi è successo quest’anno».

A proposito delle traversie giudiziarie, ne ha per la pm Ilda Boccassini. Della pm milanese a proposito del processo Ruby dice: «Aveva delle motivazioni dentro di lei molto forti da tempo per interrogare chiunque pensasse avesse potuto farmi del male. Tutto quel processo è una farsa è tutto indirizzato a colpire la mia immagine in Italia e all’estero fa parte di quella tempesta perfetta che è stata realizzata nel 2011 e che ha portato al colpo di Stato con le dimissioni del mio governo». Parlando poi del processo a Napoli sulla compravendita dei senatori e della deposizione di ieri di Anna Finocchiaro, senatore del Pd e in quegli anni capogruppo del Partito democratico a Palazzo Madama, l’ex premier si dice invece ottimista: «La realtà è ben diversa. Ieri mi hanno telefonato i miei legali dicendomi che la signora Finocchiaro aveva dato delle risposte molto positive per la nostra causa. Bisogna vedere deposizione nel suo insieme. Nella politica sono cose che succedono visto che i parlamentari non hanno vincolo di mandato e quindi le opposizioni cercano di far venire meno i numeri della maggioranza. Lo hanno sempre fatto contro di noi».

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