Almirante parlamentare e riformatore: il 26 giugno se ne discuterà a Montecitorio, invitati Napolitano e Boldrini

7 Mag 2014 9:57 - di Redazione

Nell’anno del centenario della sua nascita, il busto di Giorgio Almirante è tornato al suo posto. Una nuova scultura in resina, opera del frate-artista Cionfoli, ha sostituito quella pesantissima in bronzo trafugata da ignoti nel cimitero Verano nel dicembre del 2012 e mai più ritrovata. L’iniziativa della fondazione che porta il nome del creatore del Movimento Sociale Italiano, presieduta dalla vedova Donna Assunta, è solo la prima di una lunga serie che da giugno a dicembre vedranno Almirante protagonista. «Abbiamo dato al via alle celebrazioni con una piccola ma significativa cerimonia ma nei prossimi mesi abbiamo organizzato una serie di convegni in tutta la Penisola – spiega Massimo Magliaro, che fu uno dei suoi più stretti collaboratori oltre che addetto stampa dal ’74 fino alla morte, sopraggiunta il 22 maggio dell’88 – Il primo, importante, appuntamento sarà il 26 giugno, un giorno prima del centenario della sua nascita, nella sala Regina di Montecitorio. La fondazione ha invitato la presidente della Camera Laura Boldrini e il capo dello Stato Giorgio Napolitano. Ogni incontro ha un tema, in questo caso si parlerà di Almirante parlamentare e riformatore. Ma la nostra non è un’operazione squisitamente politica e tantomeno nostalgica – continua Magliaro – Oggi la destra è frastornata e divisa e, invece, quello di Almirante è un nome che unisce, un punto di riferimento ideale che va riconquistato. Fu lui per primo, alla fine degli anni Settanta, a parlare di riforma costituzionale e di “sindaco d’Italia”. Aveva visto in anticipo alcune strade che avrebbero portato alla trasformazione dell’Italia in un Paese moderno e il suo impegno per la pacificazione nazionale è ancora molto attuale. L’idea è coinvolgere personaggi anche del tutto estranei alla storia della destra – conclude Magliaro – per avere contributi che non siano solo di “parrocchia”. Anche perché le cose cambiano e, come diceva spesso Giorgio, “solo i paracarri non si muovono”». Dopo il convegno del 26 giugno e la pausa estiva, da settembre a dicembre sono in programma due incontri al mese in alcune città: a Trieste si parlerà di Almirante «pacificatore», al parlamento di Strasburgo del suo concetto di Europa, a Palermo del Sud, a Torino di corporativismo e politiche sociali, a Napoli, infine, di cultura.

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