La gaffe di Daul, presidente del Ppe: «L’Europa unita? Consente a tutti i giovani di vedere i porno»
“L’Europa senza frontiere e con la moneta unica permette … di vedere facilmente i film a luci rosse”. Nel terzultimo giorno del suo mandato da europarlamentare, finisce per trasformarsi in una imbarazzante gaffe per Joseph Daul, il francese presidente del Ppe nonché capogruppo al Parlamento europeo, il paragone scelto per spiegare ai giovani l’utilità della Ue. L’alsaziano Daul, 67 anni compiuti domenica scorsa, dopo tre legislature consecutivo ha deciso di non presentarsi alle elezioni per dedicarsi a tempo pieno alla presidenza del Ppe e alla sua attività di allevatore. E ha rilasciato una intervista al «suo” quotidiano locale, la “Dna – Dernieres Nouvelles d’Alsace” di Strasburgo, per celebrare 15 anni di servizio all’Europarlamento. Ma rispondendo all’ultima domanda ha confidato che, per spiegare i benefici dell’Europa Unita, ai ragazzi in visita ricorda quanto fosse difficile ai suoi tempi varcare le frontiere per andare a vedere i film porno. «Era solo uno scherzo» fanno circolare dall’ufficio stampa del Ppe, che però non smentisce le frasi riportate dalla giornalista Anne-Camille Beckelinck. «Quando ho gruppi di giovani visitatori che mi dicono che l’Europa non serve a niente – ha detto Daul al Dna – parlo loro di protezione dell’ambiente e di sicurezza alimentare… Poi dico che alla loro età, a 18 anni, quando volevo andare a Kehl (la città tedesca “gemella” di Strasburgo, appena al dà della frontiera, ndr) per vedere i film porno che erano proibiti in Francia, ci volevano persino due ore e mezza per passare la dogana! Uno arrivava al cinema ed il film era finito! E poi una volta su due avevo dimenticato il portafoglio con i marchi! Quando ai giovani si spiegano le cose in questo modo, capiscono subito a cosa serve l’Europa!». Tra le cose serie, si fa per dire, Daul ha poi annunciato che gli eurodeputati di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza e Marco Scurria “non faranno parte della nuova squadra del Ppe” per le critiche rivolte al Ppe, di cui i due – entrati al Parlamento europeo e nel gruppo Ppe con il Pdl – hanno recentemente attaccato le politiche. Argomenti ancora meno convincenti di quelli sul porno…