Il Papa ai giovani: «Parlo dei poveri perché seguo il Vangelo, non perché sono comunista…»

4 Apr 2014 13:04 - di Redazione

Papa Francesco incontra cinque giovani belgi di lingua fiamminga e con loro parla della fede, dei suoi errori, delle inquietudini giovanili. È un colloquio amabile, aperto, in cui il Papa si mostra paterno, sorridente e disponibile. A un certo punto si parla della povertà: “Questo è il cuore del Vangelo – risponde Papa Francesco – io sono credente in Dio e in Gesù Cristo, per me il cuore del Vangelo è nei poveri. Ho sentito due mesi fa che una persona ha detto: con questo parlare dei poveri, questo Papa è un comunista! No questa è una bandiera del Vangelo, non del comunismo. La povertà senza ideologia, i poveri sono al centro del Vangelo di Gesù”. E che la lettura del Vangelo debba essere anche il “cuore” della riflessione dei cristiani lo conferma un’altra iniziativa pontificia: la distribuzione domenica all’Angelus di una copia tascabile del Vangelo ai fedeli presenti in piazza San Pietro.

Il video dell’incontro tra i ragazzi e il Papa è stato diffuso sul sito belga deredactie.be. Quindici i giovani che hanno contribuito a realizzarlo, cinque di loro sono stati ricevuti da Francesco. Il video è in lingua fiamminga ma le domande dei ragazzi sono in inglese e le risposte del Papa in italiano. Il Papa, nella prima risposta, precisa di sentire come suo il “dovere rispondere alle inquietudini dei ragazzi”. L’inquietudine, precisa, “è un seme che poi darà frutti”. Quindi Francesco raccomanda ai giovani di non avere paura, di combattere la paura “cattiva”, quella che annienta e di riflettere sulla domanda “qual è il tuo tesoro? Il potere, l’orgoglio, i soldi o fare il bene?”.

Il video intitolato “Habemus Papam” (http://www.deredactie.be/cm/vrtnieuws/videozone/programmas/koppen/EP_140403_Koppen) è di una durata di quasi 30 minuti. I giovani, con la mediazione del loro vescovo, mons. Lucas Van Looy, vescovo di Gand, sono stati ricevuti dal Papa il 31 marzo scorso. Gran parte del video è dedicata ai commenti dei ragazzi, alla loro visita dei monumenti romani e anche alla loro commozione al termine dell’incontro con Francesco.

 

 

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