Dalle lotte operaie alla Pasquetta: la Coop “rossa” e la Cgil se le suonano di santa ragione

19 Apr 2014 16:16 - di Antonio La Caria

E ora / e ora / potere a chi lavora. Ma proprio per questo vanno in tilt i rapporti consolidati tra le due creature che sono sempre state nel cuore del vecchio Pci: la Cgil di Di Vittorio e Lama e la coscienza sociale di bertinottiana memoria. La guerra è aperta, compagni contro compagni, parenti serpenti. Il pomo della discordia? I festivi lavorati. E sì, perché la Coop, storico braccio cooperativo del partito (ora “democratico”, di fronte alla concorrenza che si fa più agguerrita anche nelle zone tradizionalmente rosse, ha deciso di tenere aperto uno dei suoi supermercati anche nella giornata di Pasquetta, facendo andare su tutte le furie Susanna Camusso e i suoi. E a darsele di santa ragione sono il sindacato “rosso” e il colosso “rosso” della distribuzione. Da una parte la Cgil, dall’altra la Coop. Tutto ruota attorno all’ipermercato situato nel centro commerciale “Le Terrazze” alla Spezia, nel giorno della gita fuori porta. La decisione della cooperativa di aprire nel lunedì dell’Angelo ha trovato la ferma contrapposizione di Corso d’Italia, pronto a far scioperare i suoi iscritti. «È grave che l’azienda abbia deciso unilateralmente l’apertura, il giorno di Pasquetta – afferma Luca Comiti, Segretario Filcams Cgil della Spezia –. A tal proposito è stato proclamato uno sciopero per l’intero turno di lavoro nella giornata di Pasquetta: invitiamo i lavoratori di tutti gli ipermercati a partecipare al presidio che si terrà per tutta la giornata, davanti all’ipermercato, in solidarietà con i colleghi della Spezia». Pronta la replica di Coop: «Il lavoro festivo assicura anche all’occupazione un contributo ormai determinante: nel 2013 abbiamo retribuito oltre 200mila ore di lavoro in giornate festive, pagato sino al doppio della paga normale. Si tratta di lavoro aggiuntivo per oltre 100 persone a tempo pieno, di cui il 30% nella sola provincia spezzina. Voler ridurre questa opportunità aggiuntiva, in piena recessione, è una azione pericolosa e contraria alla necessità di salvaguardare occupazione e reddito. Abbiamo cercato di trovare per Pasquetta un accordo sindacale, offrendo condizioni migliorative, ma il sindacato ha posto il veto. Sorprende che non ci siano analoghe iniziative verso i nostri principali concorrenti, pressoché tutti aperti in questa e in altre festività prossime». E il perché è semplice. Secondo la Coop il 17% dei liguri fa acquisti nei giorni festivi ed è stupido regalare questi consumatori ai merci concorrenti. Tutto chiaro, se non fosse che a sinistra l’ideologia la fa ancora da padrone e gli interessi dei lavoratori non sempre riescono a prevalere su di essa.

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