Baby prostitute, i clienti non se la caveranno con l’ammenda. L’immondizia morale non va via con i soldi

1 Apr 2014 20:46 - di Mariano Folgori

La rispettabilità non si compra. Il male arrecato a due minorenni per soddisfare torbide pulsioni non può essere risarcito a buon mercato. Sono le prime considerazioni che ci vengono in mente alla notizia che la Procura di Roma ha respinto la  richiesta di patteggiamento da parte di alcuni clienti delle ragazzine che si prostituivano ai Parioli, a Roma. I magistrati infatti stanno ancora indagando sui singoli imputati e pongono come condizione essenziale per accedere al patteggiamento – e dunque allo sconto di pena – la prova che non sapessero della minore età delle due ragazzine. Ma la polemica sul possibile “sconto” esplode comunque, nonostante il destino processuale dei frequentatori delle minorenni sia, allo stato, un aspetto tutt’altro che risolto. Vale la  pena di avvertire che quei signori se la potrebbero cavare con pochi giorni di reclusione o con un’ammenda di 40 mila euro.  Il messaggio inviato all’opinione pubblica sarebbe in tal caso devastante: basta mettere mano al portafoglio e si cancellano le conseguenze di un odioso delitto contro la persona. Qual è  appunto il reato di corruzione di minorenne. Va bene che viviamo nella società in cui tutto tende a essere mercificato. Ma esistono valori e sentimenti che non possono essere violati. La tutela dell’adolescenza è uno di questi valori, fondativi e intangibili. «L’umanità ha il dovere di dare ai bambini il meglio di se stessa» sta scritto nella Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo. E non si tratta di un principio valido solo perché è proclamato  in un solenne documento internazionale, ma perché corrisponde al modo di essere stesso della nostra civiltà. Poi purtroppo accade che tale principio sia costantemente violato negli innumerevoli casi di sfruttamento e violenza ai danni dei minori presenti anche nelle società più avanzate. Ma guai a diffondere l’idea che il denaro sia il rimedio del vizio morale. Quando l’umanità dà il peggio di se stessa ai fanciulli e alla fanciulle, questa umanità degradata deve pagare. E pagare attraverso una punizione esemplare, non certo con i soldi.

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