Violente risse nel Napoletano e in provincia di Ascoli: muore diciottenne a Ercolano. Grave un diciassettenne a Offida
Aspettava un figlio che sarebbe nato a breve. Sul suo profilo Facebook aveva postato un messaggio, l’immagine di un’ecografia e tra parentesi la sua frase «tra poco saremo in tre». Aveva 18 anni Gaetano Lavini. E tutto poteva immaginare meno che sarebbe finita così. Accoltellato a morte. In pieno giorno. Per gli investigatori che ancora stanno cercando di capire cos’è davvero accaduto, l’omicidio sarebbe giunto al termine di una rissa per una sorta di regolamento di conti. Una vendetta maturata per una precedente rissa scoppiata una settimana fa al confine con Torre del Greco. I carabinieri stanno cercando di ricostruire lo scenario. Una parola tira l’altra. I toni che si alzano. E violenta esplode la rissa. Qualcuno tira fuori il coltello. E’ un attimo. Un lampo. Una coltellata, poi un’altra e un’altra ancora. E Gaetano si accascia a terra sull’asfalto di via Mercato a Ercolano fra le urla disperate degli amici. A nulla serve la corsa in ospedale. Gaetano arriva al nosocomio Maresca di Torre del Greco in condizioni disperate, con gravi ferite d’arma da taglio. E muore poco dopo. Nella rissa, esplosa attorno alle 14, rimane lievemente ferito al viso anche un 17enne del posto. Portato pure lui, in tutta fretta, al Maresca. Su di lui si concentrano le attenzioni degli investigatori che stanno cercando di fare luce sull’episodio che presenta ancora aspetti oscuri e che quindi ritengono fondamentale la sua testimonianza, non essendo al momento noti gli altri partecipanti alla lite. Anche l’arma che ha ucciso Gaetano per il momento non si trova. Tocca ora ai carabinieri, subito intervenuti, cercare di capire come sono andate effettivamente le cose.
E stanotte è stato operato d’urgenza, nell’ospedale regionale di Torrette ad Ancona, l’altro diciassettenne ferito ieri con una coltellata da un altro ragazzo nel corso di una rissa scoppiata durante la festa del Bove Finto, una manifestazione carnevalesca che si svolge ogni anno ad Offida, in provincia di Ascoli Piceno. Le condizioni di M. K., 17 anni, originario dell’Albania ma da tempo residente ad Ascoli, sono migliorate, anche se la prognosi resta riservata. Il minorenne era stato medicato nell’ospedale di Offida, poi trasferito al pronto soccorso di Ascoli Piceno, e, alla luce della gravità delle lesioni, trasferito d’urgenza ad Ancona per suturare la ferita devastante causata dalla coltellata al torace che gli ha perforato un polmone. Per l’aggressione i carabinieri hanno fermato un giovane di San Benedetto del Tronto L.S. rinchiuso ora nel carcere di Ascoli, a disposizione del sostituto procuratore Cinzia Piccioni. Potrebbe essere accusato di tentato omicidio o lesioni gravissime.
Nella rissa sono rimasti lievemente feriti sempre con un coltello altri due ascolani: un diciottenne, colpito ad uno zigomo da una bottiglia lanciata da una persona non ancora identificata e medicato al pronto soccorso di Offida con un paio di punti e poi dimesso, e un diciannovenne al quale i sanitari del pronto soccorso di Ascoli Piceno hanno suturato una lesione superficiale all’addome. Anche in questo caso i carabinieri stanno cercando ricostruire la dinamica della rissa, che ha coinvolto numerosi giovani di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto e che, all’inizio, si pensava fosse causata dalla rivalità calcistica fra le due città marchigiane.