Vietato il broncio. Oggi tutto il mondo celebra la Giornata Mondiale della Felicità
Forse non piacerà a tutti, lascerà indifferente chi si è svegliato con la luna di traverso, innervosirà i teorici della depressione, ma per la categoria dei “solari ad ogni costo” oggi è un giorno di festa e dunque non possono ignorare la Festa della Felicità giunta alla sua seconda edizione e già destinata a dividere l’opinione pubblica. Dagli Usa all’Australia, dal Regno Unito all’Italia, più precisamente per la città di Milano, oggi si festeggia la Giornata mondiale della felicità, istituita dall’Onu nel 2012. Dagli States, patria dell’edonismo per eccellenza, arriva il messaggio del cantautore Pharrell Williams, che ha scalato le classifiche con la sua canzone Happy e che ha invitato in questi giorni i suoi fan a postare su Youtube o Instagram dei video «in cui si balla, si canta, o semplicemente si è felici». In Australia, dove la giornata è già stata celebrata per differenze di fuso orario, un team della compagnia telefonica Amaysim ha distribuito per le vie di Sidney caffè, fiori e biglietti dell’autobus. Nel Regno Unito Action for happiness, una onlus a dir poco bislacca che si occupa di promuovere la felicità, ha colto l’occasione per fare un sondaggio su quanto siano felici gli inglesi in rapporto anche ad altre popolazioni, mentre in Italia sarà la città di Milano a essere al centro dei festeggiamenti. L’Accademia della felicità di Milano ha infatti programmato per la giornata un happy happening che trasformerà corso di Porta Romana per 24 ore in un percorso vivo di «induzione al sorriso». Chi vorrà potrà anche inviare per l’occasione dei “selfie” tramite Radio Popolare. Le migliori saranno esposte nella Smile Mile, una carrellata di volti sorridenti che coinvolgerà vetrine dei negozi, muri dei palazzi e lampioni. Per gli amanti della filatelia, una chicca da non perdere in ricordo della giornata i sei francobolli appositamente emessi dall’Amministrazione postale delle Nazioni Unite. Un modo come un altro per uscire dalla crisi.
Vi dice niente “1984”? Felicità e tristezza imposte a comando da quei luridi mondialisti.