Raccolta di firme e “disobbedienza civile”: da Forza Italia al “Giornale” tutti in campo per il Cav alle Europee

17 Mar 2014 11:45 - di Redazione

Forza Italia si appella al «diritto» e fa sapere che ogni strada possibile sarà seguita per consentire la candidatura di Silvio Berlusconi alle europee. Alla vigilia della sentenza della Corte di Cassazione sulla durata dell’interdizione del Cavaliere dai pubblici uffici, che

è attesa a partire da domani, e all’indomani del lancio della campagna «Disobbedisci. Firma per candidare Berlusconi alle europee», lanciata da Il Giornale, è Maurizio Gasparri a tornare sul tema che tiene banco in vista della definizione delle liste, che andranno presentate il 15 e 16 aprile. «Noi possiamo competere alle elezioni europee nella piena legittimità e faremo tutto quello che ci consente il diritto per far sì che lui sia alla testa di Forza Italia in quelle consultazioni», ha detto il senatore azzurro, ai microfoni di Prima di tutto, a Radio 1. «Sappiamo che dovremo affrontare un contenzioso su questo versante, ma – ha precisato – noi seguiremo la via del diritto, vedremo come si opporranno a questi nostri interventi, abbiamo anche pendente una serie di ricorsi in sede europea, circa l’iniquità dell’applicazione retroattiva di alcune leggi». Per FI la questione è «una battaglia di libertà e di democrazia». «D’altronde – ha sottolineato ancora Gasparri – che Berlusconi sia l’indiscusso leader del centrodestra, lo dimostra proprio Renzi, leader del Pd, che quando si è trattato di porre mano alla riforma elettorale ha scelto Berlusconi come controparte cui confrontarsi, non altri». La sfida vede al fianco del partito anche il quotidiano “di famiglia”, che da domenica raccoglie firme «per chiedere che venga rispettata la democrazia e la volontà di milioni di italiani a cui è stato tolto, per via giudiziaria, il leader del loro partito». Secondo quanto riferito dallo stesso Giornale, in una solo giorno di campagna «la nostra redazione è stata sommersa da oltre 5mila tra email e fax di lettori», una risposta che ha «soddisfatto e commosso», si legge ancora, il leader azzurro. Berlusconi, è poi precisato, «non è il regista» né di questa iniziativa, né di quella lanciata sabato da Daniela Santanchè per una richiesta dal basso della grazia, «ma le apprezza entrambe». E, in attesa di vedere cosa decideranno i tribunali (dopo la Cassazione sull’interdizione, si attende per il 10 aprile la decisione del Tribunale di sorveglianza di Milano sull’affidamento ai servizi sociali o ai domiciliari), gli azzurri si fanno comunque forti di una certezza, ribadita dal consigliere politico del Cav, Giovanni Toti: «Berlusconi certamente sarà in campo in questa campagna elettorale».

 

 

 

 

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