New York, torna l’incubo dell’11 settembre, ma è “solo” una fuga di gas: due morti
Torna l’incubo dell’11 settembre a New York: verso le 15 ora italiana c’è stata un’enorme esplosione. A crollare è stato un edificio in costruzione a Manhattan, nella zona di Harlem, probabilmente a causa di un incendio che ha innescato l’esplosione. All’interno ci sarebbero persone intrappolate. Lo riferiscono i media americani. Almeno sedici persone sono state trasportate in ospedale in seguito al crollo, di cui quattro in gravi condizioni. Alcune fonti riferiscono di 4 dispersi. Finora i morti accerati sono due. Testimoni riferiscono di aver udito un’esplosione poco prima che il palazzo crollasse. Una nuvola di fumo è intanto visibile da molti isolati di distanza. I detriti del crollo, scrive il New York Times, sono caduti sulle rotaie della linea soprelevata del treno Metro North, all’altezza della 116/ma strada, e il traffico dei treni nella zona è stato pertanto sospeso. Sono almeno 11 le persone con ferite definite “minori” soccorse. Il crollo, che ha danneggiato anche le palazzine contigue, probabilmente ha interessato una palazzina in costruzione. La situazione, affermano i Vigili del fuoco, è sotto controllo. Sul posto sono giunte le squadre anti-bomba benché, secondo quanto riportano fonti della polizia e dei vigili del fuoco, il crollo non sarebbe apparentemente legato al terrorismo ma ad un fuga di gas. Stando ad altri funzionari della polizia e ad alcuni testimoni sarebbero poi due gli edifici crollati. Poco prima dell’esplosione era stata chiamata la società di distribuzione del gas per denunciare una possibile fuga. Lo riportano i media che citano anche i racconti di alcuni testimoni, secondo cui cinque mesi fa in uno degli edifici crollati c’era già stata una fuga di gas.