Marine Le Pen: «Siamo il Terzo Polo, né di destra né di sinistra, e pronti a governare»

29 Mar 2014 10:33 - di Guglielmo Federici

Un grande movimento patriottico, né di destra né di sinistra, che vuole portare a compimento la strategia  «di superamento della demonizzazione» diventando partito di governo. Così alla vigilia  dal ballottaggio delle municipali francesi, Marine Le Pen assapora la vittoria e si

prende l’intera prima pagina di Le Monde, quotidiano progressista e qui in Italia un’intervista a tutta pagina su la Repubblica,  al quale affida il suo messaggio: «Ormai siamo un partito di governo», praticamente il terzo polo. E non solo, ripete, non siamo estrema destra, «ma non siamo nemmeno un partito di destra: laddove emerge il Front national, sparisce il Partito socialista». La leader del Fn prende dall’armamentario politico francese un’idea forte, l’orgoglio nazionale, che è in grado di sparigliare i vecchi steccati. Spiega Marine: «Siamo all’anno zero di un movimento patriottico basato sul rifiuto dell’ultraliberismo e dell’europeismo», aggiungendo che il suo partito è in grado di superare la soglia simbolica dei 1.000 consiglieri municipali a queste elezioni, grazie a un radicamento sul territorio che mi come in questa tornata elettorale è sotto gli occhi di tutti. Un movimento che ha superato le antiche divisioni tra destra e sinistra non è un limite, risponde la Le Pen a chi le chiede se questo essere trasversale possa impedire successive alleanze. Anzi ,«è questo che i francesi si aspettano. Nel nostro elettoralto abbiamo sia i delusi dell’Ump che i delusi del Ps». Il Fn «fonda la sua opposizione all’attuale classe politica sulla difesa della nazione, capace di trascendere le antiche barriere per porre problemi veri: la prospettiva è nazionale o post-nazionale? Spero – dice – che questo possa apparire chiaro al momento delle elezioni europee».

La realtà è assai più complessa, ribadisce nell’intervista la leader del Fn a chi le chiede se il suo partito faccia o no parte del blocco dei partiti di destra. «No, assolutamente», risponde. «Lo schieramento della destra non corrisponde più alla realtà. Non si possono catalogare gli elettori in due campi contrapposti., destra  sinistra». Il Fn può prendere il potere da solo?, le chiedono. «Stiamo passando per una tripolarizzazione della vita politica francese», risponde. «La Quinta repubblica – a meno che non si passi alla Sesta – imporrà nuovamente il bipolarismo. E i confronto sarà tra l’Ump da un lato e il Fronte nazionale-Rassemblement  Bleu Marine, dall’altro.»  Un sindaco del Fn “deideologizzato” sarà diverso da un sindaco dell’Ump o del Ps?, la incalza Repubblica. «Credo di sì», risponde convinta.» Penso soprattutto a farla finita con il fantasma delirante che consiste nel dire «sarà guerra, sarà il Fascismo”. Il pericolo fascista è una favola per bambini e per qualche intellettuale di sinistra parigino». La vera questione «è sapere se gli eletti del Fn saranno trattati come gli altri o come dei paria». E avverte: «In quest’ultimo caso, fra sei anni ce ne saranno cento volte di più». Marine gioca a tutto campo, fa capire rispondendo a chi le chiede se guarda già da ora alle presidenziale del 2017: «Non soltanto», risponde. «Le regionali, le cantonali, le presidenziali le legislative: dimostrare che siamo una grande forza che può vincere».

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