Canzone dei bambini per Renzi a scuola: persino il Pd si indigna, lui no…

5 Mar 2014 20:25 - di Giovanni Trotta

Quando i bambini fanno (Matte)ooooh! Quella che per il premier Renzi avrebbe dovuto essere solo una visita di routine a una scuola si è tramutata in un incubo per l’ex sindaco di Firenze, uno psicodramma per il Pd, diviso anche su questo, un feroce divertimento per Grillo e i grillini, con le solite contumelie reciproche: «Fascista!», «E allora tu che vai con Forza Nuova?». La novità è che Matteo Renzi alla fine si è innervosito. Ma partiamo dal principio: «Facciamo un salto, battiam le mani. Ti salutiamo tutti insieme, presidente Renzi», hanno intonato i bambini della scuola Raiti di Siracusa al premier in visita nell’istituto. Pronto il commento di Grillo: «La scena del Venditore di Pentole che incontra i bambini delle elementari Raiti di Siracusa che lo ricevono allineati e addestrati con un coretto di benvenuto per concludere con ‘Matteo! Matteo! Matteo! ricorda, in peggio e in grottesco, gli incontri di Mussolini con i figli della Lupa», ha scritto l’ex comico genovese sul suo blog in un post in cui aggiunge: «Renzi-e è stato messo lì per fare campagna elettorale permanente per le europee. Dice cose, vede gente e rompe i coglioni alle scolaresche in mondovisione». Non contento, Grillo ha anche pubblicato il testo della canzone intonata dai bambini: «Facciamo un salto/ Battiam le mani/ Ti salutiamo tutti insieme/ Presidente Renzi/ Muoviam la testa/ Facciamo festa/ A braccia aperte ti diciamo “benvenuto al Raiti…». Il titolo è “Clap and jump per Renzi”. Entra in scena il Pd, che si divide: «Il linguaggio violento ed aggressivo di Beppe Grillo non si ferma neppure davanti ai bambini. Il commento pubblicato sul sito di Grillo è una vergognosa strumentalizzazione che non rispetta le più elementari regole di decoro e rispetto della privacy dei piccoli studenti», hanno tuonato i deputati del Partito Democratico Maria Chiara Gadda, Marco Di Maio e Marco Donati in merito al post pubblicato dal sito di Beppe Grillo, i Figli della Lupa. «I paragoni fascisti scagliati da Grillo contro le maestre – si legge in una loro nota – gli alunni e le famiglie della scuola elementare Raiti della città siciliana sono disgustosi e completamente da respingere. Le insegnanti di Siracusa hanno semplicemente accolto in modo festoso la visita del presidente del Consiglio, un evento rilevante per ogni struttura pubblica», e via di questo passo. Di diverso avviso un’altra fazione del Pd: «La canzone dei bambini per Renzi è una pagina indegna. Il dirigente scolastico spieghi», chiede la deputata Pd Anna Ascani. «Trovo che l’episodio della canzone cantata a Renzi sia sconcertante e offensivo verso i bambini e le loro famiglie, verso la Costituzione e, suo malgrado, verso il presidente del Consiglio. La scuola – continua la Ascani è un luogo sacro, lo spazio di tutti, dedicato all’educazione e alla lotta alle diseguaglianze. Non può diventare, anche se per spirito di folklore e in buona fede, la versione ridicola di una propaganda completamente priva di senso, a prescindere dalla maggioranza politica incaricata del governo, tanto più sulla pelle dei bambini. Auspico – conclude la Ascani – che il dirigente scolastico della scuola renda conto al più presto di questa improvvida iniziativa, riguardo la quale sto depositando un’interrogazione nella mia commissione d’appartenenza. Sono certa che il presidente Renzi prenderà subito le distanze da certe sceneggiate inneggianti all’uomo della provvidenza, che nuocciono a noi tutti e, in primis, a lui». Renzi non  solo non prende le distanze, ma perde invece le staffe: «Beppe Grillo è nervoso. Non vuole che io vada nelle scuole, mi vorrebbe rinchiuso nel palazzo. Ma io sto con gli studenti, le insegnanti, le famiglie e i sindaci. Mentre i suoi stanno fuori ad urlare con Forza Nuova. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei!», ha infatti – lui sì improvvidamente – scritto su Facebook, negando di fatto il diritto di contestare a seconda di chi lo fa. Il più tranquillo di tutti è il dirigente scolastico al centro della bufera: «Cosa rispondo a Grillo? Sostanzialmente nulla. Ciascuno è liberissimo di pensarla come vuole. Forse però ha dimostrato di conoscere poco i bambini, i ragazzi e la loro spontaneità, quella dei nostri alunni in modo particolare», ha detto la professoressa Angela Cucinotta, da sette anni la dirigente della scuola Raiti: «Sono assolutamente serena perché abbiamo sicuramente dato tutti noi, i nostri ragazzi e i nostri docenti, il meglio per questa occasione speciale che rappresenta una pagina importante per il nostro Istituto».

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