Alla base Nato di Niscemi, scontri tra No Muos e polizia
Una manifestante ferita alla testa e un agente colpito al capo e con il setto nasale rotto. È il bilancio degli scontri tra le forze dell’ordine e i partecipanti al corteo contro il Muos, il sistema di comunicazione satellitare ad altissima frequenza voluto dagli Stati Uniti nella base di contrada Ulmo, a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. In duemila hanno partecipato alla protesta contro l’impianto, che comprende 46 antenne e che è contestato per i suoi campi magnetici ritenuti pericolosi per la salute. I pullman, una ventina in tutto, sono arrivati da ogni parte della Sicilia, compresa l’isola di Lampedusa. «Smilitarizziamo la Sugherata», «Ci volete schiavi, ci avrete ribelli», «Diritti veri, non cimiteri», sono alcuni degli striscioni esposti durante il corteo, che è partito da Niscemi sotto una strettissima sorveglianza delle forze di polizia. Lungo il percorso si sono registrati diversi momenti di tensione, culminati in una carica di alleggerimento quando il serpentone è arrivato davanti al cancello 1 della base americana. Lì un gruppo di attivisti ha acceso un fumogeno e ha tentato di forzare il cordone di polizia in tenuta antisommossa che proteggeva l’edificio. Gli agenti hanno respinto i dimostranti e ci sono stati alcuni contusi. Tra loro anche la donna ferita alla testa, non si sa se da un poliziotto o da un sasso lanciato da un altro attivista contro le forze dell’ordine. Dopo essersi accasciata a terra, è stata soccorsa da un medico che partecipava alla manifestazione e poi trasportata in ospedale in ambulanza. Le sue condizioni, comunque, non sarebbero gravi. A manifestazione terminata, un piccolo gruppo è rimasto a presidiare l’ingresso della base Usa.