Ma quali «impegni», la Kyenge non andò a Brescia per paura di essere contestata
«Chiederò ai deputati di Fratelli d’Italia di presentare una interrogazione urgente per capire, una volta per tutte, come sono andate realmente le cose in merito alla mancata visita del ministro Kyenge a Brescia lo scorso 28 settembre. Non voglio neppure pensare che un ministro della Repubblica abbia mentito al Parlamento, e quindi agli italiani, rispondendo in aula a chi gli chiedeva spiegazioni sul suo operato». Così Viviana Beccalossi, dirigente di Fratelli d’Italia e assessore regionale della Lombardia al Territorio, ha commentando la notizia relativa alla vicenda che ha per protagonista il ministro dell’Integrazione Kyenge che, secondo quanto sostiene il suo ex portavoce Paolo Carletti, avrebbe rinunciato alla visita per ragioni di ordine pubblico e non come invece riferì in aula lo stesso ministro per «difficoltà dovute all’accavallarsi di impegni». Anche il deputato della Lega Nord Stefano Borghesi ha commentato quanto emerso sulla mancata visita a Brescia della Kyenge: «Serve che venga fatta chiarezza una volta per tutte su questa vicenda, ci aspettiamo risposte rapide e precise. Presenteremo un’interpellanza urgente, se quanto riportato dalla stampa fosse vero vorrebbe dire che il ministro non ha detto la verità al Parlamento e se ciò venisse confermato ne chiederemo la sfiducia», ha affermato Borghesi, autore dell’interrogazione alla quale il ministro rispose lo scorso 23 ottobre negando che la mancata visita fosse dovuta a motivi di ordine pubblico. Carletti, ex portavoce di Cècile Kyenge, proprio per questa vicenda rassegnò le dimissioni. Secondo la ricostruzione di Carletti, l’invito a non essere presente a Brescia arrivò dal sindaco della città, Emilio Del Bono, e proprio per ragioni di sicurezza, come emergerebbe da una mail scritta da Giovanna Benini (responsabile del Forum immigrazione del Pd) alla segreteria particolare del ministro: «Ho ricevuto – si legge nella mail – una telefonata del nostro sindaco Emilio Del Bono che mi chiede di sospendere il programma del 28 settembre… Nella stessa giornata sia i centri sociali che Forza Nuova hanno organizzato due imponenti manifestazioni che graveranno entrambe sulla città che sarà invasa da forze eversive». Il ministro annullò quindi la visita attraverso una nota ufficiale che parlava di questioni di ordine pubblico.